Non profit

Assistenza medica per i clandestini

Immigrazione Carta sanitaria, non è un esperimento isolato

di Silvina Perez

Sono un extracomunitario che non ha ancora ottenuto il permesso di soggiorno per restare in Italia. Vorrei avere notizie più precise sulla carta sanitaria realizzata da alcune Regioni italiane che assicura prestazioni sanitarie anche ai clandestini. È solo un esperimento sporadico o c?è l?intenzione di assicurare l?assistenza anche a chi è sprovvisto di permesso di soggiorno? Lettera firmata Risponde Silvina Perez A giudicare dalla risonanza che l?iniziativa ha avuto non dovrebbe essere un esperimento sporadico. È vero, infatti, che alcune Regioni italiane hanno attuato iniziative di controllo e assistenza sanitaria per tutti i cittadini immigrati presenti sul territorio, al di là della specifica posizione di ciascuno. Di recente, anche la regione Lazio ha adottato una delibera del Consiglio regionale che apre la possibilità di una piena assistenza sanitaria degli immigrati. La delibera è già operativa e diverse sono le Asl che si stanno adeguando a questi provvedimenti. La carta sanitaria è un semplice cartellino in cui è riportato soltanto il numero del codice personale per le prestazioni e quello del medico curante. Non sono necessari altri dati, né fotografie o accertamenti di residenza. Questo è un elemento importante che garantisce la prestazione al di là della personale posizione giuridica. Ciascun paziente avrà inoltre, tramite il cartellino, una cartella clinica per costruire il quadro sanitario personale, accertare i casi di malattie infettive o le corrispondenti vaccinazioni, se siano state fatte o meno. Si prevedono accertamenti gratuiti e preventivi per individuare le malattie infettive e diffusive e tutti i servizi di tutela sanitaria della gravidanza e della maternità. Nella parte posteriore della cartella clinica verranno riportati in diverse lingue consigli di igiene e di corretto comportamento sanitario sul cibo, la gravidanza, il lavoro, le malattie infettive e non, i farmaci, i rapporti sessuali e la gestione della casa. Ti invitiamo dunque a recarti presso la Asl a te più vicina e presso le associazioni di volontariato per rendere effettiva questa misura regionale. Comunque è bene ripetere ancora che l?attuale legge sull?immigrazione afferma che «agli stranieri, temporaneamente presenti sul territorio dello Stato, sono assicurate le cure ambulatoriali e ospedaliere essenziali, ancorché continuative, per malattia e infortunio e sono estesi i programmi di medicina preventiva». Ma proprio l?ambiguità della terminologia «gli stranieri temporaneamente presenti» ha causato alcuni problemi nell?accesso alle prestazioni del servizio sanitario nazionale. Sicuramente questa iniziativa permette ai cittadini non in regola il rispetto di un diritto fondamentale.


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