Cultura

Assisi: con il Papa anche il principe Hassan

Il Principe rappresenterà la Giordania, la cui popolazione di circa 5 milioni di abitanti, è in ampia maggioranza musulmana

di Redazione

Sua Altezza Reale il Principe Hassan, fratello del defunto Re Hussein di Giordania, è fra le maggiori personalità presenti ad Assisi, in risposta all’invito lanciato dal Pontefice. Il Principe rappresenterà la Giordania, la cui popolazione di circa 5 milioni di abitanti, è in ampia maggioranza musulmana (92%), con una piccola minoranza cristiana (8%). Fin dagli anni ’80, mentre in tutto il Medio Oriente era in crescita il fondamentalismo islamico, il principe Hassan ha fondato la Al-Bait Foundation, per garantire spazi ed occasioni di dialogo fra professori, leader religiosi e politici di diverse confessioni religiose. La Al-Bait Foundation ha organizzato molti incontri a livello locale, regionale e internazionale, con discreto successo. Intervistato da Fides, Farouq Jarar, Vice Direttore della Al-Bait Foundation ha detto che “l’incontro di Assisi, interreligioso e internazionale”, sosterrà l’esperienza del dialogo in Giordania, dove “musulmani e cristiani locali vivono in armonia e coesione dal punto di vista religioso e politico”. Sua Beatitudine Gregorious Laham, Patriarca Melkita cattolico di Alessandria e Gerusalemme, con sede a Damasco, ha incoraggiato sacerdoti e laici a partecipare all’incontro di Assisi. P. Nabil Haddad, del clero cattolico melkita di Giordania, ha detto che “il dialogo interreligioso ha un’importanza colossale ai nostri tempi”. Pochi giorni dopo l’attacco terrorista dell’11 settembre, il P. Haddad aveva organizzato ad Amman una Veglia di Preghiera, a cui avevano aderito i Greco-melchiti cattolici, la Chiesa Ortodossa, le Chiese Evangeliche e un certo numero di personalità musulmane. “Tutte le religioni che saranno rappresentate ad Assisi, ha detto p. Haddad a Fides, si impegneranno a non usare più il nome di Dio per giustificare o per avallare lotte violente. Con entusiasmo, insieme al Santo Padre, tutti chiederemo a Dio il dono della Pace. L’impegno a rifiutare la violenza sta portando religioni e culture sempre più vicine. Rispetto all’86 e al ’93 questa volta vi sono rappresentanze islamiche dall’Iran e lo stesso Patriarca Bartolomeo I . “Come giordani, cristiani e musulmani, siamo anche felici delle risposte positive da Arabia Saudita, Pakistan, Filippine, Libano, Egitto, Libia, Turchia e Kazakhstan e Gerusalemme. Per noi giordani e per la regione del Medio Oriente, così provata, questa grande partecipazione ad Assisi è un segno di speranza” (Fides)


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