Volontariato

Assisi: Benedetto XVI ricorda iniziativa profetica di Giovanni Paolo II

Così il Papa in un messaggio al vescovo di Assisi

di Redazione

DALLA LETTERA DI SUA SANTITÀ BENEDETTO XVI A S.E. MONS. DOMENICO SORRENTINO IN OCCASIONE DEL XX ANNIVERSARIO DELL’INCONTRO INTERRELIGIOSO DI PREGHIERA PER LA PACE L?iniziativa promossa vent?anni or sono da Giovanni Paolo II assume il carattere di una puntuale profezia. Il suo invito ai leaders delle religioni mondiali per una corale testimonianza di pace servì a chiarire senza possibilità di equivoco che la religione non può che essere foriera di pace. Come ha insegnato il Concilio Vaticano II nella Dichiarazione Nostra aetate sulle relazioni della Chiesa con le religioni non cristiane, ?non possiamo invocare Dio come Padre di tutti, se ci rifiutiamo di comportarci da fratelli verso alcuni uomini creati ad immagine di Dio? (n.5). Nonostante le differenze che caratterizzano i vari cammini religiosi, il riconoscimento dell’esistenza di Dio, a cui gli uomini possono pervenire anche solo partendo dall?esperienza del creato (cfr Rm 1,20), non può non disporre i credenti a considerare gli altri esseri umani come fratelli. A nessuno è dunque lecito assumere il motivo della differenza religiosa come presupposto o pretesto di un atteggiamento bellicoso verso altri esseri umani. L?incontro promosso ad Assisi dal Servo di Dio Giovanni Paolo II pose opportunamente l?accento sul valore della preghiera nella costruzione della pace. Siamo infatti consapevoli di quanto il cammino verso questo fondamentale bene sia difficile e talvolta umanamente disperato. La pace è un valore in cui confluiscono tante componenti. Per costruirla, sono certo importanti le vie di ordine culturale, politico, economico. In primo luogo però la pace va costruita nei cuori. Qui infatti si sviluppano sentimenti che possono alimentarla o, al contrario, minacciarla, indebolirla, soffocarla. Il cuore dell’uomo, peraltro, è il luogo degli interventi di Dio. Pertanto, accanto alla dimensione ?orizzontale? dei rapporti con gli altri uomini, di fondamentale importanza si rivela, in questa materia, la dimensione ?verticale? del rapporto di ciascuno con Dio, nel quale tutto ha il suo fondamento. È proprio questo che il Papa Giovanni Paolo II, con l’iniziativa del 1986, intese ricordare con forza al mondo. Egli chiese una preghiera autentica, che coinvolgesse l?intera esistenza. Volle per questo che fosse accompagnata dal digiuno ed espressa nel pellegrinaggio, simbolo del cammino verso l?incontro con Dio. E spiegò: ?La preghiera comporta da parte nostra la conversione del cuore? Benedetto XVI 2 settembre 2006 Il testo completo del messaggio su vatican.va


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