Economia

Assemblea Parmalat: Confcooperative e Legacoop chiedono chiarimenti

Il timore è che l'azienda possa finire in mano a speculatori finanziari

di Redazione

Confcooperative e Legacoop chiedono al Governo dei chiarimenti in seguito all?Assemblea di Parmalat che si è tenuta l?8 novembre scorso e dove si è provveduto alla nomina di un cda che raccoglie stimati professionisti sotto la guida di Enrico Bondi e sulla base di una lista presentata da nove fondi che detengono il 7,02% del capitale. ?E? questa la public company che dovrebbe rappresentare un soggetto per lo sviluppo industriale dell’agroalimentare italiano?? chiedono al Governo e al ministro competente le associazioni sottolineando che il mondo cooperativo ?aveva manifestato interesse e disponibilità per un processo di integrazione industriale, che sarebbe stato utile al futuro di Parmalat, delle imprese agricole produttrici di latte, delle strutture cooperative del latte, dell’agroalimentare italiano?. ?E? per mettere l?azienda in mano alla speculazione finanziaria che si è chiesto ai creditori un sacrificio di oltre 14 miliardi di euro? E? per questo risultato che il paese ha compiuto un enorme sforzo, anche attraverso una apposita legge, per il salvataggio di questo gruppo??, chiedono ancora Confcooperative e Legacoop. ?Il dottor Bondi, di nomina ministeriale, aveva il mandato del ministro e/o del governo, per rendersi disponibile a giocare un ruolo rispetto a questo approdo? A chi giova tutto questo? Al sistema agroalimentare italiano? Alla zootecnia da latte italiana? Ai vecchi creditori o ai nuovi risparmiatori? Ai lavoratori che un vero piano industriale, condizionato dalla logica finanziaria, forse lo vedranno solo prossimamente?? chiedono ancora le due associazioni.

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