Welfare

Assemblea Fao, ministro Usa: «Gli ogm risolvono la fame»

Ann Veneman, ministro dell'Agricoltura americano, ribadisce la posizione del suo Paese in tema di biotecnologie

di Gabriella Meroni

Nuove tecnologie, ed in particolare le biotecnologie, e liberalizzazione del commercio: questi i cardini della ricetta americana per ”vincere la guerra contro la fame” illustrati a Roma da Ann Veneman, il ministro dell’Agricoltura americano intervenuto alla Conferenza della Fao. Nel suo discorso la Veneman ha voluto ringraziare, in nome del presidente George Bush, il sostegno dato ”da paesi di tutto il mondo dopo i tragici fatti dell’11 settembre: insieme potremo ricostruire e diventare piu’ forti, ed insieme potremo rendere il mondo un posto piu’ sicuro”. ”Io credo che le biotecnologie potranno fare la differenza, portare tante promesse ai paesi in via di sviluppo” ha detto la Veneman, in una conferenza stampa successiva al suo intervento, facendo anche un riferimento a ”quelli che non credono che sia cosi”’. In particolare le biotecnologie agricole promettono ”specie di semi resistenti alla siccita’ in Africa”, ”benefici per la nutrizione e la salute nei paesi in via di sviluppo” e ”in un futuro non distante con le biotecnologie vaccini contro il colera per esempio potranno essere amministrati attraverso degli alimenti base come il riso o le banane”. Riconoscendo la necessita’ di leggi che tutelino la sicurezza ambientale nei paesi in via di sviluppo, la Veneman poi si e’ espressa contro barriere commerciali a prodotti contenenti Ogm: ”i paesi sviluppati hanno l’obbligo di stabilire regolamentazioni, basate su riscontri scientifici, che non siano barriere commerciali per i prodotti ottenuti attraverso biotecnologie”. La liberalizzazione del commercio ”deve essere infatti un altra componente chiave della sicurezza alimentare” assicurando ”a tutti i paesi un accesso uguale alle forniture alimentari”. Per questo e’ importantissimo il nuovo round di colloqui per la liberalizzazione che dovrebbe essere lanciato a Doha al summit del Wto della prossima settimana. ”Ci sono buone speranze che a Doha riusciremo a lanciarlo – spiega il ministro americano – in questo momento in cui tutto il mondo si unisce contro il terrorismo. E’ importante che non perdiamo questa occasione, dopo il fallimento di Seattle”. E riguardo al fronte interno della guerra al terrorismo ed ai timori americani di attacchi bioterroristici, la Veneman spiega come il dipartimento dell’Agricoltura abbia avviato, gia’ dai tempi dell’epidemia dell’afta epizootica, un’ampia revisione di tutti i suoi programmi preventivi e di risposta. ”Non abbiamo avuto casi negli Stati Uniti, ma quello che vedevamo ha diffuso un tale timore che abbiamo rivisto i nostri programmi di prevenzione di malattie animali e vegetali e di preparazione della risposta. La cosa che spaventa di piu’ e’ la malattia che si diffonde in modo veloce”.


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