Famiglia

Assemblea enti, CAI: necessario rifondare il sistema adozioni

Conclusa a Roma la prima Assemblea plenaria degli enti autorizzati convocata del neo-insediato presidente della Commissione adozioni internazionali (CAI) Carlo Giovanardi.

di AiBi

La giornata è stata un’occasione per aprire il dibattito sui criteri che dovranno regolamentare l’intero sistema dell’adozione internazionale, in una logica di continuità con il lavoro svolto fino ad oggi dalla Commissione con gli enti. Il passo successivo sarà l’approvazione dei nuovi criteri di accreditamento degli enti, che avverrà martedì 22 luglio. Solo dopo questa data la Commissione renderà noto il loro contenuto. Nella mattinata la vice-presidente della CAI, Daniela Bacchetta, ha sottolineato che “è giunto il momento di rifondare il sistema di funzionamento degli enti, favorendo l’intesa e l’accorpamento tra le associazioni.” Non si tratta di una novità: negli scorsi mesi era già stata annunciata la necessità di favorire l’intesa tra gli enti, a vantaggio di un migliore funzionamento dell’intero sistema. Ricordiamo che l’Italia è l’unico paese in cui sono operativi oltre 70 enti autorizzati all’adozione internazionale, contro i 30 della vicina Francia e i cinque di Spagna, Belgio e Svezia. La vice-presidente Bacchetta ha inoltre rassicurato gli enti sulla funzionalità dei nuovi criteri “che vanno nella direzione di una maggiore trasparenza, qualità e professionalità del sistema.” Nel suo intervento, il presidente di Amici dei Bambini Marco Griffini ha evidenziato che “lo sforzo della Commissione di rifondare il sistema rappresenta un’importante sfida ed é senza dubbio un progetto più impegnativo rispetto alla prospettiva di iniziare da zero, in quanto si tratta di correggere meccanismi erronei che si ripropongono da anni.” Griffini ha anche auspicato che “il peso politico della nuova Commissione sia decisivo: solo con una Commissione e una presidenza “forte” sarà possibile rimettere in piedi l’intero sistema e migliorare l’efficienza degli enti.” Il presidente di Amici dei Bambini si è poi rivolto al senatore Carlo Giovanardi auspicando che “tra i tanti incarichi che lo vedono impegnato in questa legislatura, si renda il portavoce dei diritti dei minori fuori dalla famiglia. “Solo in questo modo – prosegue Griffini – sarà possibile considerare l’adozione internazionale nell’ambito dei progetti di cooperazione internazionale e affrontare i problemi di quei paesi di origine dei minori in cui l’adozione si lega ai traffici di minori. Al termine dell’Assemblea, che si é svolta in un clima di costruttivo confronto, gli enti si sono spaccati sul tema della regionalizzazione degli enti. “E’ urgente rivedere il modo di lavorare degli enti: si dovrebbero formare le coppie sul territorio per offrire un servizio di sostegno e accompagnamento di qualità, capace di rispondere alla nuove sfide dell’adozione.- ha detto Griffini – L’ente dovrebbe essere autorizzato a operare solo nelle regioni in cui ha la sede, lavorando in convenzione con le Regioni attraverso un protocollo di intesa con gli standard dei servizi di accompagnamento delle coppie. Si auspica, quindi, che la Commissione riesca a trovare un terreno comune con gli enti per lavorare sulla regionalizzazione, per una migliore accoglienza dei minori abbandonati.”


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