Famiglia

Assegnato Cuore Amico 2001, il Nobel missionario

Il premio, giunto all'undicesima edizione è stato assegnato al dehoniano padre Aldo Marchesini, alla canossiana madre Gina Gamba e a Claudio Vezzaro

di Redazione

E? l?attività in favore dei malati e dell?affermazione del diritto alla salute il denominatore comune del sacerdote, della suora e del laico ai quali è stato assegnato quest?anno il ?Premio Cuore Amico?: il ?Nobel? missionario. Si tratta dell’unico riconoscimento a livello nazionale per missionari italiani. Il premio, che è giunto all’undicesima edizione e verrà consegnato il prossimo 6 ottobre a Brescia, presso il teatro Piamarta dell’istituto Artigianelli (Via Piamarta 6), è stato attribuito al missionario dehoniano padre Aldo Marchesini, alla canossiana madre Gina Gamba e a Claudio Vezzaro. Ciascuno di loro riceverà 100 milioni di lire, per finanziare le proprie iniziative umanitarie. Ecco chi sono, nel dettaglio i tre premiati. Padre Aldo Marchesini, originario di Bologna, è medico chirurgo e da molti anni presta la propria opera in Mozambico, all?ospedale di Quelimane, nella provincia della Zambesia. Il suo è un impegno a 360 gradi, che riguarda anche i carcerati e i bambini malnutriti, senza trascurare l’attività pastorale. Madre Gina Gamba, proveniente da Almé (Bergamo), svolge la propria missione in Africa dal 1960, organizzando ospedali e dispensari. Dopo una lunga permanenza nell?allora Zaire (oggi Repubblica democratica del Congo), attualmente si trova in Togo. Claudio Vezzaro, infine, è un laico di Busto Arsizio (Varese), disabile a causa di un incidente stradale occorsogli quando era bambino. Lavora in Thailandia, al fianco dei bambini portatori di handicap, aiutandoli a vincere l?emarginazione a cui vengono condannati dalla società. Dal 1990, il ?Premio Cuore Amico? punta a far conoscere l?opera preziosa e spesso silenziosa di migliaia di missionari italiani sparsi negli angoli più remoti del pianeta. Al tempo stesso, vuole sottolineare il valore della preghiera, attraverso un premio speciale che quest?anno è stato assegnato a tre monasteri di clausura. Per l?Italia quello delle clarisse di Vallegloria di Spello (Perugia), la cui casa in occasione del terremoto del 1997 fu fortemente lesionata tanto da obbligare le religiose all’abbandono della struttura e all’utilizzo, per vari mesi, di tende posizionate nell’orto del monastero. Per l?America latina ?El Magnificat?, delle sorelle povere di Santa Chiara a Cartagena (Colombia del nord). Per l?Africa il monastero delle clarisse di Lilongwe (Malawi), che accoglie 31 suore di clausura la cui esperienza, faro di animazione liturgica, per la Chiesa locale, è totalmente ispirata all’esempio di Santa Chiara e San Francesco.


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