Non profit

Assassini per il grasso, era una bufala

La Bbc, che aveva rilanciato la notizia, informa della sospensione del funzionario di polizia che aveva arrestato la «banda»

di Gabriella Meroni

Ci erano cascati tutti, in primis la Bbc che aveva dedicato alla storia della “banda del grasso” peruviana pagine e pagine e addirittura un servizio firmato da due inviati. A qualche settimana di distanza, invece, si viene a sapere che la storia era una bufala, inventata da un alto funzionario della polizia che ora è stato sospeso.

Felix Murga, questo il nome dell’investigatore, aveva convocato una conferenza stampa per annunciare di aver sgominato una banda di feroci assassini che avevano ucciso almeno 60 persone di una remota regione rurale del Perù allo scopo di impossessarsi del grasso delle vittime e poi di rivenderlo sul mercato della cosmetica. La notizia aveva fatto il giro del mondo, avendo vasta eco anche in Italia visto che Murga aveva asserito che della gang facevano parte anche due italiani e che la base europea dell’orrendo traffico di grasso umano sarebbe stata il nostro paese. Peccato che fosse tutto inventato, come hanno appurato altri poliziotti peruviani approfondendo le indagini. Nessuna prova concreta infatti è stata trovata a carico degli arrestati, nella zona in cui sarebbero avvenuti gli omicidi non si è trovato alcun riscontro e soprattutto nessuna compravendita è stata ricostruita. Inoltre gli esperti hanno fatto sapere che il grasso umano non ha praticamente mercato in medicina estetica, perché pericoloso e potenziale fonte di infezioni e malattie. Alcuni antropologi sospettano che la storia possa essere legata ai mitici Pishtacos, feroci assassini che secondo molte leggende andine facevano a pezzi gli uomini per poi mangiarne il grasso.


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