Cultura
Assalonne, Assalonne: la bibbia di Faulkner
William Faulkner, Assalonne Assalonne!, (Adelphi, 18,59 euro) recensione di Domenico Stolfi
di Redazione
Ritorna, in una nuova e smagliante traduzione di Vincenzo Mantovano, quello che è forse il capolavoro più compiuto di William Faulkner: Assalonne Assalonne!(Adelphi, 18,59 euro). Ancora una volta ci troviamo in quel Sud acre, piagato da una maledizione ancestrale, che costituisce l?ambiente di quasi tutta l?opera faulkneriana. Terra reale, certo, ma anche luogo metaforico, dove i motivi del sangue, dell?odio, dell?amore, della vendetta e dell?incesto sembrano trarre linfa vitale da quello che il Sud, ogni Sud, simboleggia: sentimenti e passioni esacerbate, demoni meridiani, forze primigenie. Assalonne Assalonne è la storia del tramonto di una civiltà patriarcale che ha il suo perno in un personaggio che sembra uscito da un apocrifo del Vecchio Testamento: Thomas Sutpen, una sorta di demonio, spietato dominatore di uomini e dissodatore di terre, destinato a subire una tremenda nemesi che travolgerà tutta la sua stirpe. Una stirpe che vedrà la volontà di potenza e la hybris del suo capostipite collassare nel grido inarticolato dell?ultimo discendente, l?idiota Jim Bond. Tra Thomas e Jim, Faulkner imbastisce una mole impressionante di eventi, storie, personaggi, dimostrando un dominio sbalorditivo su una materia narrativa polimorfica esaltata da un ?cast? di personaggi vasto e memorabile, e sostenuta da una sbalorditiva arte del contrappunto, del montaggio, dove è evidente l?eco incredibilmente attuale dell?estetica barocca.
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