Famiglia

Asili nido: Lazio, contributi fino a 250mila euro per quelli aziendali

La Regione ha ripartio i fondi stanziati per il 2004; domande entro 120 gg dalla pubblicazione sul Burl della delibera

di Francesco Agresti

La Giunta regionale del Lazio ha approvato la ripartizione delle risorse finanziarie, circa 9,7 milioni di euro per il 2004, per la costruzione e la gestione degli asili nido e dei micro-nidi aziendali e comunali. Le richieste devono essere presentate ai Comuni competenti per territorio e corredate dai progetti. La gestione dei nidi e micro-nidi aziendali può essere realizzata direttamente dai datori di lavoro o indirettamente tramite società di servizi, organizzazioni di privato sociale, oppure tramite convenzione. Sono possibili forme di collaborazione tra più ditte e società per consentire la realizzazione del servizio a favore di più realtà lavorative limitrofe. Le richieste di finanziamento ritenute ammissibili, che saranno pervenute entro 120 giorni dalla pubblicazione del Bollettino ufficiale della Regione Lazio (Burl), verranno ordinate secondo una graduatoria di priorità. La Regione, infatti, verificherà l?ammissibilità dei progetti pervenuti da parte dei Comuni e ripartirà le risorse disponibili attraverso lo scorrimento di graduatorie basate sulla differenza tra la popolazione dei bambini di età compresa da zero a tre anni, presenti nel territorio comunale e la ricettività degli asili nido comunali esistenti. Sarà finanziata prioritariamente una richiesta per ogni Comune e, in caso di avanzo di risorse, saranno finanziati ulteriori progetti per ogni Comune (al Comune di Roma è riservata una quota non superiore al 60% della disponibilità totale). Il contributo complessivo non potrà comunque superare la somma di 250 mila euro per ogni richiesta. Il 70% del contributo sarà erogato, tramite i Comuni, al momento del dell?approvazione della graduatoria. Il rimanente 30% verrà assegnato a saldo, a seguito del provvedimento di autorizzazione all?apertura ed al funzionamento della struttura per l?infanzia. Il nidi aziendali potranno accogliere da un minimo di 20 a un massimo di 60 bambini di età compresa tra i tre mesi ed i tre anni, per una fascia oraria concordata tra l?ente gestore e i genitori lavoratori. I micro-nidi aziendale, invece, potranno ospitare da un minimo di 6 a un massimo di 19 bambini di età compresa tra i tre mesi ed i tre anni. ?Con questo provvedimento?, ha sottolineato il presidente Francesco Storace, ?vogliamo aiutare concretamente i genitori a conciliare l?attività lavorativa con quella familiare. Noi cerchiamo di fare la nostra parte, ora credo tocchi alle aziende dimostrare attenzione a questa problematica, prima sfruttando i finanziamenti a loro disposizione e poi garantendo flessibilità organizzativa nei nidi, per assicurare sia le esigenze professionali e familiari dei genitori lavoratori sia il rispetto dei bisogni dei bambini?.


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