Manovra di Governo

Asili, congedi, madri lavoratrici: ecco le misure sul sociale

Dal taglio dell’Irpef all’assegno unico, passando per gli aiuti per l’asilo, fino alla decontribuzione per le mamme che lavorano. C’è una maxi deduzione per le assunzioni a tempo indeterminato, più alta per chi stabilizza mamme, under 30, soggetti con invalidità ed ex percettori del reddito di cittadinanza. Ecco le novità della manovra per le famiglie

di Sabina Pignataro

Una manovra da 28 miliardi che interviene su Irpef, pensioni, imprese, famiglie e molto altro: il Consiglio dei ministri ha varato ieri il pacchetto di provvedimenti che forma la legge di Bilancio 2024. (Qui il link al documento).
Qui le misure principali:

Per le famiglie

Un miliardo di euro servirà per le misure a sostegno della famiglia, con il rafforzamento del bonus asili nido (di oltre 150 milioni di euro). Con l’obiettivo, ha sottolineato la premier Giorgia Meloni, di «dire che al secondo figlio l’asilo nido è gratis».

Un’altra novità è il potenziamento dei congedi parentali: dopo il mese in più retribuito all’80% (oltre i cinque già indennizzati al 100%) arriva un altro mese di congedo che può essere fruito sia dalla mamma sia dal papà fino ai 6 anni di vita del bambino, retribuito al 60% (poi ci sono gli altri otto mesi al 30%). Non è stato confermato invece il taglio dell’Iva su prodotti prima infanzia che secondo la premier Meloni è stato assorbito dagli aumenti di prezzo.

Fringe benefit a 2mila euro per lavoratori con figli, mille per chi non ne ha

Dopo un serrato braccio di ferro vengono confermati per il 2024 anche i fringe benefit: la soglia esentasse diventa di 2mila euro per i lavoratori con figli a carico (fino a dicembre è di 3mila), e passa dagli attuali 258,34 euro fino a mille euro per tutti gli altri (si potranno utilizzare anche per pagamenti di affitto e mutuo prima casa).

Madri al lavoro

La decontribuzione assume un volto nuovo con riferimento alle donne lavoratrici, prevedendo che la quota dello sgravio sia pari all’intera quota dei contributi a carico delle lavoratrici stesse, per un anno se hanno due figli fino all’età di 10 anni del più piccolo e permanente per quelle che hanno 3 figli fino ai 18 anni del più piccolo.

Fondo nazionale delle politiche sociali

Si incrementa di 10 milioni di euro per l’anno 2023 la dotazione del fondo nazionale per le politiche sociali.

Povertà

Le misure per le fasce di reddito meno fortunate del lavoro dipendente dominano in ampiamente il panorama degli interventi messi in fila dalle decisioni di ieri. A questa platea sono rivolti direttamente i 14 miliardi cumulati da replica di taglio al cuneo e riduzione dell’Irpef, ma anche larga parte dei 7,5 miliardi (due anticipati a quest’anno) che alimenteranno i rinnovi contrattuali nel pubblico impiego.
Una quota da 800 milioni è destinata ai più poveri con il rifinanziamento della Card «dedicata a te» (600 milioni), la carta di pagamento prepagata sulla quale è precaricato un contributo «una tantum» di 382,50 euro. Il contributo è destinato all’acquisto dei soli beni alimentari di prima necessità.
Si integra lo stanziamento dei mutui prima casa di circa 380 milioni di euro per l’anno 2024 e si stanziano risorse per il rifinanziamento del contributo straordinario per il caro energia e il bonus sociale elettricità (200 milioni di euro) per sostenere le fasce più deboli della popolazione nel primo trimestre dell’anno prossimo, il trimestre nel quale i consumi di energia sono più rilevanti.


Migrazioni e minori non accompagnati

Si istituisce, nello stato di previsione del Ministero dell’interno, un fondo destinato al finanziamento delle misure urgenti connesse all’accoglienza dei migranti, anche a sostegno dei comuni interessati e in favore dei minori non accompagnanti. 

Lavoro

Si introducono nuovi incentivi alle assunzioni. Per le assunzioni a tempo indeterminato arriva una “super deduzione” dal valore complessivo di 1,3 miliardi pari al 120% per tutti e fino al 130% per chi assume mamme, giovani, ex percettori di Rdc, persone con disabilità e lavoratori molto svantaggiati (la misura dovrebbe assorbire gli attuali incentivi assunzionali in scadenza a dicembre).

Pensioni

Alcune revisioni riguarderanno l’APE: l’innalzamento a 36 anni del requisito contributivo per gli uomini; requisiti diversi per le donne e quota 104 con alcune specifiche che tengono conto della necessità di valorizzare chi vuole rimanere al lavoro.

Sanità

Alla sanità sono indirizzati 3,3 miliardi (300 milioni sono riservati alla Sicilia), con una quota destinata a portare a 500 milioni il fondo per tagliare le liste d’attesa con l’appoggio del privato convenzionato. 

Posti letto universitari

Novità in vista per gli alloggi universitari. Il Dl manovra istituisce un Fondo da 262 milioni per l’edilizia universitaria (con una dote che parte da 96,5 milioni per il 2023 e cala via via fino ai 128mila euro dal 2038 in poi). Risorse che potranno servire, nell’immediato, a pagare le obbligazioni legate al co-finanziamento di una parte dei primi 8.533 posti letto attivati con i 300 milioni (su 960 complessivi) appostati sull’housing universitario dal Piano di ripresa e resilienza.

Foto in apertura, la premier Giorgia Meloni. Agenzia Sintesi

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