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Artisti solidali: clown in scena contro le mine

Lo spettacolo per raccogliere fondi per un ospedale in Cambogia.

di Redazione

Roba da morire dal ridere Per ridare la vita, ossia speranze alle vittime delle mine antiuomo. Contro i subdoli ordigni si è stavolta schierata la Compagnia filarmonica clown di Milano, al fianco dell?associazione umamtaria Emergency. Gli artisti sono infatti ancora in scena, con lo spettacolo ?Barella il magmfico – guarda che luna?, al teatro Sala Fontana del capoluogo lombardo; Io saranno fino al 19 giugno prossimo, nell?ambito della XIII Rassegna nazionale clown, esilarante intelligente coda dell?iniziativa di solidarietà ?Li ve, qwindo le stelle non s?nno a guardare?. Come è sorta l?alleanza down-volontari? Risponde il presidente di Emergency, Teresa Sarti: «Purtroppo o per fortuna», esordisce, «Emergency non ha santi in paradiso, come del resto molte associazioni di volontariato. Perciò per far giungere la nostra voce all?opinione publlica e per reperire finanziamenti per i nostri ospedali e i nostri chirurghi che si occupano di feriti di guerra, dobbiamo ricorrere alla fantasia. Le nostre, spesso sono ?strane idee?. Stavolta abbiamo puntato sulla Filamionica clown di Milano e siamo davvero molto contenti». Fra le ultime ?strane idee? di Emergency va ricordata l?opportunità offerta ai tifosi dell?Inter di farsi fotografare brandendo la Coppa Uefa vinta dalla squadra meneghina lo scorso 6 maggio. C?è poi stato Guido Silvestri, in arte Silver, il creatore di Lupo Alberto, che il 24 maggio scorso ha disegnato, in strada e per conto di Emergency, il suo personaggio più famoso, offrendo ?pezzi unici? agli appassionati dei cartoon. Torniamo però ai clown. Ma che relazione c?è fra la risata scatenata da un buffone e il dramma di chi incappa su una mina antiuomo? «Apparentemente nessuno», ricorda Valerio Bongiorno, 44 anni, uno dei responsabili della direzione artistica della XIII Rasegna nazionale e attore nella Filarmonica clown, «però, la stessa figura del clown e la clownerie tengono in grande considerazione l?esse umano. Il nostro teatro è ?biofilo?: cioè, per prima cosa, è amore per la vita». Quindi è semplicemente logico che un clown si prodighi contro questi strumenti di morte». Paolo Giovannelli


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