Non profit

Articolo 90, sarà la volta buona?

La riforma tanto attesa è pronta, ma si moltiplicano i casi alla Cinzia Merlonghi

di Redazione

Gennaro Parisio non è il solo a lottare contro il carcere. Dopo la battaglia che ?Vita? sta conducendo per la riforma dell?articolo 90 della legge 309, sui residui di pena per i tossicodipendenti, si moltiplicano le segnalazioni da parte di persone che devono tornare in prigione per scontare residui di pena nonostante abbiano completato un cammino di recupero in comunità terapeutica. L?ultima arrivata in redazione viene da Fondi, provincia di Latina. Ad inviarla, gli amici di Antonio Grossi, 35 anni, che dopo un passato da tossicodipendente nel 1989 entra nella comunità Betania di Talla, in provincia di Arezzo. Qui riesce a chiudere con la droga, si sposa e gli nascono due figli; uscito dalla comunità, Antonio trova lavoro presso il Consorzio di Bonifica come operaio acquaiolo. Antonio Grossi, insomma, è pienamente recuperato alla vita sociale e civile. Alla fine del 1996, però, un provvedimento di arresto per reati pregressi lo costringe a ritornare in carcere, a Rebibbia, dove si trova tuttora per scontare una pena di 6 anni e 6 mesi. Inutile dire che si sono tentate per lui tutte le strade legali, ma senza esito. Nulla infatti è possibile fare, allo stato, senza una riforma dell?articolo 90, che regola appunto questa materia. Sul fronte legislativo, però, si profilano buone notizie: dovremmo infatti essere arrivati agli sgoccioli del lungo cammino di riforma della legge 309 intrapreso alla conferenza sulle tossicodipendenze di Napoli del marzo 1997. Il ministro della Giustizia Giovanni Maria Flick ha infatti annunciato, proprio dalle colonne di ?Vita? del 10 aprile, di avere pronto un decreto legge di riforma della 309 che riguarda tra l?altro il trattamento penitenziario dei tossicodipendenti, riducendo per loro le misure detentive, ma soprattutto affrontando la questione dei residui di pena per quegli ex tossicodipendenti che avessero intrapreso un cammino di recupero in comunità. In pratica, dovrebbe essere finalmente arrivata la soluzione per tutti coloro che si trovano nella stessa situazione in cui fu Cinzia Merlonghi e in cui si trovano attualmente Gennaro Parisio e Antonio Grossi. Nel testo è stata infatti annunciata dal ministro Flick la presenza di un articolo 90 bis, in base al quale «le persone con un programma di riabilitazione in corso o quasi terminato, e condannati a una pena fino a sei anni siano soggetti alla sospensione della pena». La battaglia continuerà, comunque, finché la riforma non sarà approvata in via definitiva. E una campagna di pressione è stata anche organizzata a favore di Antonio Grossi: in pochi giorni, il circolo Arci ?Murales? di Fondi ha raccolto per lui più di mille firme, tra cui quella di alcuni consiglieri comunali e del comandante della stazione dei Carabinieri. Chi volesse aggiungersi alla lista può farlo contattando il circolo Arci di Fondi al numero 0771/502769 (riferimento Corrado Pesce). La campagna Promotore: Settimanale “Vita”, comunità Maccacaro (Bn), Circolo Arci di Fondi (Lt) Obiettivo: Riformare l’art. 90 della 309/90 sulle pene residue per ex tossici Hanno aderito: Cinzia Merlonghi; Maurizio Costanzo; raccolte oltre 1100 firme Come aderire: Inviare un fax alla commisione Giustizia della camera (06/6795350) alla ministra Livia Turco (06/4821207)


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA