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Arte, bambini, inclusione: il sogno di Yehudi cresce in Italia grazie alla filantropia

Attiva in 25 città, la Fondazione Mus-E coinvolge oltre 11.500 alunni di 572 classi delle scuole primarie in percorsi artistici della durata di tre anni, totalmente gratuiti per le scuole e le famiglie, condotti da 185 artisti professionisti. Riprende in Italia, il sogno del violinista Yehudi Menuhin e la sua visione della diversità come ricchezza e non come un ostacolo. Ascolta l'intervista alla presidente, Maria Garrone

di Giampaolo Cerri

Si chiama Mus-E e sta per Music Europe ed è il progetto di un violinista visionario, nato dal sogno del celebre violinista Yehudi Menuhin e dalla sua visione della diversità come ricchezza e non come un ostacolo.

Ebreo newyorchese Menuhin (1912-1999) avviò ovunque potesse attività musicali, poi diventate artistiche in senso più lato che lo aiutassero in questo suo sogno: la musica e l’arte per abbattere le barriere e favorire l’inclusione.

L’arrivo in Italia grazie a Riccardo Garrone

Se ne innamorò un industriale, a sua volta visionario, come Riccardo Garrone, patron della Erg, che anche con la fondazione di famiglia ha fatto tanto per Genova e la Liguria. Duccio, come la chiamavano i suoi concittadini sosteneva la musica, la cultura in tutte le sue forme, la montagna – l’Appennino in particolare – le giovani generazioni.

Maria Garrone, presidente Fondazione Mus-E

Nel 1999, Garrone dette impulso decisivo a Mus-E arivato in Italia nel 1999 grazie al regista e scenografo Gianfranco De Bosio. Garrone ne fece un’organizzazione di tipo federativo, con 11 sedi locali. Un impegno, quello della famiglia Garrone, che ha trovato da subito partner e sostenitori di alto profilo su tutto il territorio nazionale e locali. Oggi Fondazione Mus-e Italia è finanziata e sostenuta da un solido nucleo di aziende, fondazioni erogative e altri enti del terzo settore.

La trasformazione in fondazione

Oggi lo guida una dei suoi nipoti, Maria Garrone che, tre anni fa, trasformò la complessa governance in una fondazione. 

Attivo in 25 città, coinvolgendo oltre 11.500 bambini di 572 classi delle scuole primarie in percorsi artistici della durata di tre anni, totalmente gratuiti per le scuole e le famiglie, condotti da 185 artisti professionisti. Il tutto alll’insegna del “Creo. Cambio. Cresco” e di un manifesto ideale che inizia, significativamente, con questa frase: «Crediamo nei bambini, cittadini di domani».

Nei giorni scorsi, a Genova, si è svolto l’Annual Meeting di Fondazione Mus-e Italia, che ha fatto il punto delle molte attività di contrasto della povertà educativa attraverso il linguaggio universale dell’arte in tutte le sue forme, con particolare attenzione ai contesti fragili e alle scuole dei quartieri più difficili d’Italia. «Un incontro particolarmente significativo», spiegano dalla fondazione, «che chiude un ciclo di profondo cambiamento della Fondazione e preannuncia un triennio di sviluppo strategico».

Una realtà filantropica di grande livello, dunque. Per I podcast di ProdurreBene abbiamo incontrato le presidente, Maria Garrone. 

Ascolta l’episodio

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