Formazione

Arrivano i Dot, esperti sul campo contro la tbc

Un progetto in collaborazione con la Fondazione Mandela per formare 100mila operatori sanitari per un milione di malati

di Redazione

La tubercolosi è con l?Aids e la malaria una delle tre grandi pandemie nel mondo. È responsabile di circa due milioni di morti ogni anno. E il numero dei malati è in aumento, in particolare tra le persone malate di Aids. Sanofi-Aventis è storicamente uno dei principali produttori dell?antibiotico di riferimento contro la tubercolosi, la rifampicina. Un paio di anni fa il gruppo farmaceutico ha lanciato il progetto di accesso ai farmaci. «Consiste nel mettere a disposizione dei paesi in via di sviluppo farmaci a prezzi accessibili secondo la strategia ?no profit e no loss?», afferma Patricia Mosello, direttore della comunicazione Sanofi Aventis Italia. Il paese più colpito è il Sudafrica e qui Sanofi Aventis commercializza un?associazione di quattro principi attivi anti tubercolosi in unica compressa. Non solo. La società farmaceutica nel 2005 ha firmato un accordo con la Fondazione Nelson Mandela e con le autorità sanitarie locali per la formazione di operatori sanitari cosiddetti Dot, vale a dire ?directly observerd treatment?. «L?accordo permetterà la costruzione di cinque centri di formazione che si aggiungono ai quattro già operativi. Entro la fine del 2008 saranno formati 100mila operatori Dot che potranno essere a disposizione di un milione di malati. Il progetto, che è stato finanziato con 15 milioni di dollari e sarà replicato in altri paesi africani in cui la malattia è endemica». Il progetto di accesso ai farmaci lanciato dal gruppo Sanofi Aventis non riguarda solo la tubercolosi, ma anche la malaria, la leishmaniosi, la malattia del sonno, l?epilessia. Sul fronte della prevenzione Sanofi Aventis è impegnata anche a fornire vaccini.


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