Formazione

Arrivano gli Agricoltori Custodi delle biodiversit

L'Osservatorio Agroambientale, in collaborazione con la Provincia e il Comune di Cesena, ha pubblicato un bando per l'affido delle specie animali e vegetali da conservare

di Carmen Morrone

La biodiversità – ovvero l?insieme di ambienti naturali e specie viventi, animali e vegetali, che popolano il nostro pianeta – si sta progressivamente riducendo. In un secolo si sono estinte trecentomila varietà vegetali e continuano ad estinguersi, al ritmo di una ogni sei ore.
In Italia sono a rischio di estinzione, ad esempio, ben 1500 varietà di frutta. La stessa sorte è riservata agli animali domestici: negli ultimi cinquanta anni abbiamo perso almeno cinque razze di bovini, tre di caprini, oltre dieci tra ovini e suini, sette di equini e quattro di asini.
La scomparsa di una varietà o di una razza è anche la rinuncia ai sapori di un territorio, perché una razza significa carne, latte, salumi e formaggi. Il legame con il territorio è più debole, il prodotto più banale e spesso diminuisce la qualità.

Se l?agricoltura può essere letta come un processo di coevoluzione tra l?uomo, gli animali e le piante domesticate, la biodiversità agroalimentare può essere interpretata quale il risultato del processo coevolutivo tra uomo e ambiente nelle aree rurali: le relazioni tra diversità ambientale e culturale producono una grande diversità di Prodotti Locali, connessi – in senso ambientale, socioeconomico, storico – a un territorio specifico.

Affrontare il tema della biodiversità vuol dire quindi salvare un patrimonio economico, sociale e culturale straordinario, fatto di eredità contadine e artigiane non scritte ma ricche e complesse.
Affinché la biodiversità divenga una risorsa per lo sviluppo locale, sono necessarie diverse azioni, o meglio interazioni: la formazione, l?associazionismo, il recupero delle tradizioni culturali e dei mercati locali. Attraverso il riconoscimento di questi valori e azioni concrete è possibile intervenire per conservare e minimizzare il rischio connesso alla loro perdita.

Per contribuire a conservare il patrimonio genetico autoctono, Osservatorio Agroambientale ha promosso il progetto ?Agrobiodiversità in Provincia di Forlì-Cesena. Recupero, conservazione e valorizzazione delle risorse genetiche autoctone? con il sostegno della Provincia di Forlì-Cesena e dei Comuni di Forlì e Cesena.
Questo progetto si pone l?obiettivo di individuare, recuperare, conservare antiche razze e varietà a rischio di estinzione, favorendo, quando possibile, la loro reintroduzione sul mercato.
Un progetto che nasce, quindi, dalla volontà di salvaguardare per il futuro caratteristiche preziose come sapore, rusticità, resistenza alle avversità, ma anche saperi, cultura e tradizioni del territorio.
Tra le azioni del progetto vi è l?attivazione di un Bando per l?affido del materiale autoctono recuperato e moltiplicato ad ?agricoltori custodi? a cui viene affidato il compito di tutori delle
risorse genetiche del territorio.
La rete degli ?agricoltori custodi? selezionata con il bando andrà a costituire il ?Conservatorio Provinciale dell?Agrobiodiversità? a carattere diffuso.

ART.1 – FINALITÀ DEL BANDO

L?Osservatorio Agroambientale, nell?ambito del progetto ?Agrobiodiversità in Provincia di Forlì-Cesena?, promuove un bando per l?affido di vecchie varietà e razze animali locali ad ?Agricoltori Custodi?.
La rete degli ?agricoltori custodi? selezionata con il bando andrà a costituire il ?Conservatorio Provinciale dell?Agrobiodiversità? a carattere diffuso sul territorio. Questa rete di aziende agricole costituirà un punto di eccellenza a livello di conservazione, informazione, divulgazione; dei centri di cultura materiale del territorio.

ART. 2 ? MATERIALE DISPONIBILE PER L?AFFIDO

Il materiale disponibile per l?affido agli agricoltori custodi è frutto del lavoro di ricerca e recupero attuato nell?ambito del progetto provinciale ?Agrobiodiversità? ed è stato sottoposto prima della moltiplicazione a scrupolosi accertamenti fitosanitari.
Per l?annata agraria 2004/05 sono disponibili le vecchie varietà o razze locali sotto descritte:

Specie animali
Pollo romagnolo

Varietà frutticole
Pesco
Carota, Bella di Cesena, S. Anna Balducci, Buco Incavato F
Ciliegio
Durone di Cesena, Duroncino di Cesena
Prugno
Vacaza Zebeo, Agostana di Cesena
Pero
Volpina, Mora di Faenza, Scipiona
Melo
Tellina
Piatlaza (rosa locale)
Varietà viticole
Albana Rossa, Canina

ART. 3 ? REQUISITI DEI BENEFICIARI

I beneficiari sono gli imprenditori agricoli, o singoli privati residenti in Provincia di Forlì-Cesena aventi le seguenti caratteristiche:
– adozione di tecniche produttive ecocompatibili,
– motivazione e competenza tecnica,
– disponibilità ad attività dimostrative, divulgative, didattiche,
– superficie minima di 1.000 m2 e di attrezzature per la buona gestione delle specie affidate.
I beneficiari si impegnano a partecipare a un incontro di informazione/formazione sulle vecchie varietà e razze locali.

ART. 4 ? ENTITÀ DELL?AFFIDO E MODALITÀ

L?entità del materiale dato in affido a ciascuna azienda avente diritto in base alla graduatoria è costituito da un minimo di:
– 5 piante da frutto o 20 gemme per varietà,
– 10 barbatelle di vite,
– 12 uova oppure 8 pulcini oppure 4 adulti (1 maschio e 3 femmine) per il pollo romagnolo.
Il materiale dovrà essere ritirato presso i Centri di riproduzione indicati da Osservatorio Agroambientale.
Il materiale è disponibile pagando una quota minima, inferiore comunque al 30 % del valore reale (1,00 _ per astoni e barbatelle, 5,00 _ per gli adulti di pollo romagnolo).

ART. 5 ? MODALITA? DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

La richiesta di materiale per l?affido deve prevenire entro il 19 febbraio 2005 su apposita modulistica (allegato n. 1) a :
Osservatorio Agroambientale, Via Masiera I, 1191 ? 47020 Martorano di Cesena (FC)
tel. 0547.380637 – fax 0547.380795 ? e-mail: info@osservatorioagroambientale.org

ART. 6 ? CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLA GRADUATORIA

La graduatoria verrà stilata secondo i seguenti criteri in ordine decrescente:

1. Richiesta di materiale di più specie o varietà;

2. Età del conduttore, o di un coadiuvante dell?azienda, inferiore ai 50 anni;

3. Azienda a conduzione biologica;

4. Fattoria Didattica accreditata o con attestato di partecipazione al corso specifico.

L?ammissione in graduatoria non da di per se stessa diritto all?assegnazione del materiale che verrà consegnato fino all?esaurimento della disponibilità.
La graduatoria, tuttavia, sarà ritenuta valida anche per i futuri esercizi, qualora siano reperite specifiche fonti di finanziamento.
In caso di parità di punteggio si terrà conto della data di invio della domanda (timbro postale).

ART. 7 ? ISTRUTTORIA: MODALITA? E TEMPI

L?istruttoria, svolta da Osservatorio Agroambientale, con il supporto di due tecnici esperti e la supervisione di un funzionario incaricato dall?Amministrazione Provinciale, verrà ultimata e comunicata alle aziende entro i 30 giorni successivi alla scadenza del bando.
Le domande non correttamente compilate non potranno essere valutate e saranno pertanto archiviate. Il giudizio della commissione è insindacabile.

ART. 8 ? IMPEGNI DEI BENEFICIARI

I beneficiari del presente bando si impegnano a :
– mantenere il materiale autoctono ricevuto per almeno 10 anni; in caso di cessata attività dovranno renderlo al ?Conservatorio?;

– mettere a disposizione del ?Conservatorio? il materiale di riproduzione delle varietà locali ricevute in affido;
– aderire al patto di conservatorio;

– non affidare a terzi il materiale ricevuto;

– essere disponibili a attività informative e didattiche.

Info:
Osservatorio Agroambientale, Via Masiera I, 1191 ? 47020 Martorano di Cesena (FC)
tel. 0547.380637 – fax 0547.380795 ? e-mail: info@osservatorioagroambientale.org

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