Politica

Arrivano 200 milioni (… ma il cooperante è super precario)

Scooperation/ Sempre più precario chi lavora nel settore della cooperazione internazionale. Lo rileva una indagine del Cosv

di Paolo Manzo

Un incontro importante…
?quello tra l?Associazione ong italiane, rappresentata dal suo presidente Sergio Marelli, e la viceministra degli Esteri con delega alla Cooperazione internazionale, Patrizia Sentinelli. L?appuntamento è previsto per martedì 18 dicembre alla Farnesina, alla presenza del direttore generale della Cooperazione, Alain Giorgio Maria Economides, e ha come obiettivo quello di discutere su alcune modalità innovative per poter spendere i 200 milioni di euro che la Finanziaria ha messo a disposizione delle ong. «Il risultato è ottimo», assicura Marelli a Scooperation, «ma vogliamo evitare che questo raddoppio di fondi rispetto allo scorso anno si scontri poi con le prevedibili difficoltà di spesa a causa delle procedure burocratiche». Insomma, per evitare la beffa di avere i soldi a bilancio ma poi non poterli spendere, meglio incontrarsi prima?

Le divergenze tra governo e Senato…
?ci hanno giocato un brutto scherzo sullo scorso numero di Scooperation. L?emendamento che creava l?Agenzia per la cooperazione è stato infatti ritirato mercoledì 5 dicembre per le pressioni di alcuni senatori (in primis Lamberto Dini) ma noi eravamo già andati in stampa. Ce ne scusiamo con i lettori. «Adesso l?importante è che il Parlamento proceda in tempi rapidi per approvare la riforma nel suo complesso. In base alle rassicurazioni che ci ha dato il senatore Giorgio Tonini, relatore sulla riforma per la maggioranza, ci aspettiamo che entro gennaio-febbraio 2008 passi nella commissione Esteri del Senato», spiega Marelli che, proprio su questo tema e sui rapporti con l?Unione Europea, ha fissato l?assemblea nazionale dell?Associazione ong italiane i prossimi 11 e 12 gennaio. Vi terremo aggiornati?

Sempre più precario…
?chi lavora nel settore della cooperazione internazionale. Lo rileva una indagine del Cosv. Se, infatti, nel 1986 il 63% delle persone partiva per l?estero con un contratto registrato presso il ministero degli Esteri, lo scorso anno questa componente era precipitata all?11%. Degli oltre 6mila impiegati in progetti di cooperazione, quindi, oggi solo 691 sono volontari e cooperanti, mentre 5.465 sono semplici collaboratori. Impressionante.

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