Non profit

Arriva “Postatarget Day”

Da Poste un'agevolazione a 0,18 euro, molto vincolata, valida fino al 31 luglio

di Benedetta Verrini

Si chiama “Postatarget Day” ed è una mini-offerta commerciale che Poste ha lanciato in questi giorni alle organizzazioni non profit.

In assenza di novità sul fronte istituzionale, dove i “famosi” 30 milioni di euro previsti per alleviare la batosta della tariffa piena continuano a risultare dispersi, l’azienda ha pensato bene di proporre un nuovo prodotto che sarà valido fino al 31 luglio.

E’ bene chiarire che “Postatarget Day” rappresenta una misura-tampone valida solo per gli enti che effettuano cospicue spedizioni. Infatti stabilisce come soglia minima di invii 100.000 pezzi.

La tariffa è suddivisa a scaglioni: da 100.000 a 1 milione di pezzi il costo d’invio è a 0,18 euro. Da 1 a 3 milioni si passa a 0,17 euro; da 3 a 6 milioni 0,15; oltre i 6 milioni si arriva a 0,14.

Come giustamente fa notare Paolo Giganti, responsabile fundraising di Aism, sul sito di Assif, “ben pochi di noi avranno quantità di spedizioni che consentano di superare il milione di invii. Dunque 0,18 per (quasi) tutti”.

Ma ci sono altre regole che in qualche modo vincoleranno gli invii: Postatarget Day obbliga gli enti alla postalizzazione in giorni fissi, solo il martedì e il mercoledì (oltre che a un obbligo di prenotazione degli invii su PS Online).

Inoltre, sono stati posti vincoli geografici di destinazione: almeno il 70% degli invii dovrà essere indirizzato all’interno del “macrobacino” di impostazione (e su questo Poste si riserva la possibilità di effettuare controlli a campione).

Insomma, un’agevolazione da maneggiare con cautela, a pena di incorrere in qualche conguaglio. Ma meglio di niente, anche se, come fa notare lo stesso Giganti, “nulla di certo si sa riguardo a dopo il 31 luglio, tranne che è espressamente detto che la Postatarget Day non è prorogabile. Dal dr. Vigo (AD di Consodata) so che c’è una vaga previsione che dopo il 31 luglio andrà in vigore il famoso provvedimento dei 30 milioni. Ma possiamo fidarci?”.

Proprio su questo fronte, i senatori Baio e Vimercati hanno presentato un’interrogazione per conoscere il destino dei 30 milioni e chiedere al governo il ripristino di questo fondo per il 2011.

Si tratta di risolvere un’evidente quanto clamorosa situazione d’ingiustizia sociale. Persino la mini-offerta di Poste, a 0,18 euro, “resta superiore del 60% della tariffa 0,1136 cui sono assoggettate le campagne abbonamento degli editori profit”, sottolinea Giganti. “A me sembra che ci sia in questo scarto un’ingiustizia clamorosa, contro la quale qualcosa dovremo pur fare. Ricordo a tutti che dal 1994 vigeva la regola sempre confermata che le spedizioni del non profit dovevano avere tariffe non superiori al 50% di quelle del profit. Questo stesso principio è riconfermato persino nella legge del maggio 2010”.

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