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Arriva l’ok alla legge post mortem
Il testo, approvato in sede legislativa dalla XII Commissione (affari sociali), punta a regolamentare e rendere più facile la donazione dei cadaveri a fini di studio, di ricerca scientifica e di formazione
di Redazione
Regolamentare la pratica della dissezione dei cadaveri a fini di studio, di ricerca scientifica e di formazione, è questo l’obiettivo principale del disegno di legge a prima firma dell'attuale viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri (nella foto), approvato oggi in via definitiva dalla Commissione Affari Sociali riunita in sede legislativa. Ricordiamo che il provvedimento era stato già approvato in prima lettura dal Senato lo scorso 29 aprile.
Il testo di Sileri è stato adottato dalla Commissione come testo base e ha assorbito una proposta di legge in materia a prima firma Andrea Mandelli (FI).
Un grande passo in avanti per la scienza e, in molti casi, una valida alternativa alla sperimentazione sugli animali”. Così Rosa Menga, deputata del MoVimento 5 Stelle e relatrice della proposta di legge commenta l’approvazione. “Sono particolarmente soddisfatta del risultato conseguito. Questa legge rappresenta da oggi uno strumento fondamentale per migliorare la formazione dei medici e stimolare l’avanzamento della ricerca attraverso lo studio dei cadaveri umani. Contemporaneamente, è da sottolineare come grazie al provvedimento sul ‘post mortem’ si vada anche nella direzione di ridurre progressivamente la pratica della sperimentazione animale. La strada, dunque, è quella che il MoVimento 5 Stelle ha sempre percorso e che continuerà a percorrere: sostegno alla ricerca scientifica, ma anche rispetto per gli animali. In una sola parola: progresso”, conclude Menga.
“Ci sono voluti anni e quasi due legislature per approvare la cosiddetta Legge post mortem, la cui storia richiama alla Proposta di Legge del collega Gero Grassi e altri approvata alla Camera nella scorsa legislatura. È una legge di solidarietà che permette a chi lo consente, nel rispetto del corpo umano, di donare corpo e tessuti ai fini di studio, formazione e ricerca scientifica. Con un decreto verranno individuati i centri di riferimento per i progetti di ricerca scientifica che avranno un ruolo cruciale per diversi campi, come l’eziologia di alcune malattie come Alzheimer o Sla oggi sconosciuta, a cui anche le Banche del cervello (Brain Bank) costituiscono un riferimento importante. Ora è necessario che si compia un lavoro di promozione dell’informazione e della conoscenza di questa legge. Abbiamo bisogno di un’alleanza tra istituzioni e professionisti perché vi sia la consapevolezza diffusa che il dono del corpo e dei tessuti per questi fini è un gesto che permette la crescita della ricerca e della formazione di tanti futuri professionisti”. Così Elena Carnevali, capogruppo Pd in commissione Affari Sociali alla Camera.
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