Arriva la Tremendina del papà

Per la Festa del papà, un’idea di don Mazzi per chi non si accontenta di essere padre, ma vuole fare il padre. La Tremendina del Papà è un memo pratico e tascabile, un regalo alternativo, ma non solo

di Redazione

Stanchi del solito dopobarba e alla ricerca di un’idea per rendere speciale la prossima Festa del Papà? Un suggerimento arriva dal marchio Tremenda edizioni della Fondazione Exodus: la “Tremendina del Padre”, un memo tascabile in uscita in questi giorni.
Un’idea regalo alternativa per il giorno della festa del papà, una sorta di piccolo vademecum che, come afferma don Antonio Mazzi in tono provocatorio «vuole dimostrare una cosa semplice, ma inconfutabile: o il padre c’è o il padre non c’è! Oggi non è sufficiente essere padre, bisogna fare il padre».

La Tremendina del Papà, ultima nata in casa Tremenda Edizioni si presenta come un’agendina tascabile chiusa con l’elastico e come per altri prodotti a marchio Tremenda il suo acquisto contribuisce a sostenere i progetti e le attività della Fondazione Exodus Onlus di Don Antonio Mazzi. Insomma, un regalo che è al contempo un gesto di solidarietà.

Ma cosa si può trovare all’interno della Tremendina? Sfogliandola si possono trovare alcune descrizioni di padri: il Padre Favoliere, il Padre Mammo, il Padre Cellino o il Padre Polivalente, per citarne qualcuna di quelle ironicamente descritte da don Antonio Mazzi.
Perché una Tremendina del Papà? Forse perché per anni, per secoli, la storia, la società, la pedagogia ci hanno raccontato di madri, di figli, di rapporto madre-figlio sviscerandolo in ogni suo aspetto… e hanno lasciato in secondo piano il ruolo del padre, rilegandolo ad una figura stereotipata di capofamiglia che ormai appartiene ad una realtà di cinquant’anni fa.

Don Mazzi che da sempre insiste sul ruolo dei genitori nell’educazione dei figli sottolinea che «è importante fare una distinzione tra il ruolo di madre e ruolo di padre, perché un padre non può sostituire una madre e viceversa». E insiste « oggi è proprio il ruolo del padre a mancare: si può non essere marito e moglie, ma si deve essere madri e padri consapevoli».

E rivolgendosi direttamente ai papà don Mazzi continua «agli uomini dico: prima siete padri, poi professionisti in carriera in corsa contro il tempo. Certe questioni che riguardano i figli non devono aspettare l’unico weekend libero che avete ad agosto, ma vanno affrontate in tempo reale. A volte basta uno sguardo, un semplice abbraccio, ma immediato ed autentico».
 


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