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Arriva la mini naja che darà crediti universitari?
Approvata mercoledì 27 marzo dalla Camera la proposta di legge per l’avvio di un progetto sperimentale che dal 2020 vorrebbe realizzare percorsi formativi in ambito militare per i ragazzi tra i 18 e i 22. Il testo passerà ora al Senato
di Redazione
Sei mesi senza retribuzione che hanno l’obiettivo di aiutare a comprendere il “valore civico della difesa della patria sancito dall’articolo 52 della Costituzione quale sacro dovere del cittadino”, ma anche il valore della difesa delle istituzioni democratiche “attraverso lo strumento militare in Italia e all’estero”. E ancora cyber difesa.
Sono questi alcuni degli obiettivi della proposta di legge, approvata ieri – mercoledì 27 marzo – alla Camera, per l’avvio di un progetto sperimentale per la realizzazione di percorsi formativi in ambito militare per i cittadini di età compresa tra i 18 e i 22 anni. Un progetto che, si legge nell’articolo 1 è “funzionale alla migliore definizione di futuri percorsi educativi e di specializzazione nelle Forze armate”. Primo firmatario di questa proposta targata centrodestra il deputato di FI Matteo Perego di Cremnago.
Chi vi parteciperà non riceverà alcuna retribuzione, ma nel semestre potrà partecipare a corsi telematici, periodi di permanenza nelle strutture formative, operative e addestrative delle Forze armate comprese le scuole e le accademie militari e i carabinieri e a forme di apprendimento pratico.
Il progetto riservato ai cittadini italiani che godono dei diritti civili e politici, in possesso di diploma di istruzione secondaria di secondo grado e che non abbiano subito condanne. Tra i requisiti anche il “non aver tenuto nei confronti delle istituzioni politiche dello Stato comportamenti che non diano garanzia di assoluta fedeltà alla Costituzione e alle esigenze di sicurezza nazionale”.
Al termine dei sei mesi ci sarà un attestato spendibile sul lavoro e in ambito universitario l’acquisizione di crediti formativi non superiore a dodici. Il costo previsto è di un milione di euro per il 2020 e 500mila per il 2021.
Il testo passa ora al Senato e se non subirà modifiche l’anno prossimo potremo vedere i primi giovani affrontare questa “formazione militare”. Non definiti i numeri di quanti potranno essere i ragazzi che potranno partecipare e soprattutto occorrerà vedere quanti saranno quelli che vorranno sperimentare questa mini naja.
In apertura giovani durante il servizio militare di leva – Foto di ©Fabio Fiorani/Ag. Sintesi
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