Non profit

Arriva la legge. E la sanatoria

Grandi novità nella bozza di progetto di legge dell'Intergruppo per la sussidiarietà

di Gabriella Meroni

È pronta una bozza di progetto di legge che stabilizza il 5 per mille, introducendolo stabilmente nel nostro ordinamento. A metterlo a punto è stato l’intergruppo per la sussidiarietà, il coordinamento di parlamentari di tutti gli schieramenti, che ha anticipato a Vita i contenuti della bozza.

I parlamentari sono partiti da due considerazioni: la prima, che è necessario introdurre in modo permanente il 5 per mille per consentire al non profit (e agli altri beneficiari) di raggiungere «la maturità», ovvero di dotarsi di una struttura stabile, senza rimanere ogni anno col fiato sospeso in attesa che la misura sia inserita in Finanziaria. La seconda considerazione riguarda i tempi dell’erogazione, che devono essere abbreviati e resi certi. La terza riguarda la semplicità di accesso, che dev’essere tale proprio per consentire a tutte le strutture, anche a quelle più semplici e leggere, di poter accedere al beneficio senza ricorrere a pratiche complesse. Infine, l’assenza di tetto, per rispettare pienamente la volontà dei contribuenti.

Ebbene, la bozza di pdl conterrebbe tutto questo, e sarebbe così articolata: quanto ai destinatari, il ritorno alla formulazione iniziale (che è poi quella che entrerà nella Finanziaria di quest’anno), cioè enti del volontariato (onlus, associazioni e fondazioni), enti della ricerca scientifica, della sanità e servizi sociali dei Comuni; quanto alle procedure, una semplificazione significativa (documenti completi da presentare all’atto della prima iscrizione, non ogni anno); quanto ai tempi, si prevede che in caso di “sforamento” da parte dell’amministrazione dello Stato agli enti beneficiari vengano corrisposti gli interessi maturati nel periodo di “ritardo”.

Ma dove il pdl si annuncia veramente clamoroso è altrove: prevederebbe infatti l’abolizione totale della rendicontazione separata, così come è stata prevista nell’ultima edizione del 5 per mille, e addirittura una sanatoria per gli enti esclusi per motivi formali, cioè per aver commesso errori tecnici nell’invio delle domande.

Su Vita magazine ulteriori approfondimenti e il testo del pdl.


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