Cultura

Arriva la Giornata del fiocchetto lilla

Sostenuta dalla Fida punta alla prevenzione delle patologie connesse al disturbo alimentare

di Antonietta Nembri

Una raccolta di firme per sostenere l’approvazione della proposta di legge bipartisan (presentata in Parlamento nel luglio 2011) che ha l’obiettivo di istituire il 15 marzo la “Giornata nazionale del fiocchetto Lilla”. Cioè una giornata nazionale per la prevenzione delle patologie connesse ai comportamenti del disturbo alimentare. A sostenere l’iniziativa la Fida, la Federazione italiana disturbi alimentari.
La data è stata scelta per ricordare la morte di Giulia, una ragazza di 17 anni affetta da bulimia, scomparsa il 15 marzo 2011. In diverse città italiane (Ancona, Salerno, Spoleto, Verona) i centri Fida locali sono presenti con iniziative in piazza volte a sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema.

«I disturbi del comportamento alimentare – in primo luogo l’anoressia, la bulimia, e l’obesità – sono patologie psichiche complesse che incidono negativamente sul corpo e sulla vita relazionale. Chiediamo che, al più presto, l’atto della Camera n. 4502 sia assegnato all’esame della Commissione competente al fine di avviare il suo iter parlamentare. Riteniamo fondamentale che un tema così importante sia discusso dalle istituzioni, contribuendo a dare visibilità a un’emergenza ancora scarsamente presente nel dibattito pubblico» afferma Flaminia Cordeschi, presidente nazionale Fida. E i numeri non vanno sottovalutati:  nei Paesi industrializzati come l’Italia, 8-10 ragazze su 100 tra i 12 e i 25 anni di età soffrono di disturbi del comportamento alimentare. In Italia sono circa 3 milioni i soggetti che soffrono di queste patologie e, nel 90% dei casi, essi sono donne.

Oggi Fida è presente in otto città italiane (Torino, Alessandria, Milano, Verona, Firenze, Ancona, Roma, Salerno) dove svolge attività di prevenzione e formazione rivolte a famiglie, scuole, strutture sanitarie pubbliche e private.
La Federazione riunisce associazioni costituite da psicologi, psicoterapeuti, medici, nutrizionisti e psichiatri con lunga esperienza nell’ambito della prevenzione, della formazione e della cura dei disturbi alimentari.


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