Formazione
Arriva la docu soap: vita vera in formato tv
Cinque italiani dAmerica tornano insieme nel Bel Paese, interpretano se stessi in I love Italy: la fiction in 8 puntate di Tele+ che trasforma il loro viaggio in una telenovela
Si chiama I love Italy ed è una vera novità nel panorama televisivo nazionale. È la prima ?docu soap? che una rete Tv italiana manda in onda: dal 19 al 29 giugno alle 20.30, infatti, per otto puntate Tele + nero racconterà le vicende e le storie quotidiane di persone reali, alla maniera di una soap opera. Ritmo e struttura narrative ricordano la commedia o il dramma; il racconto punta a coinvolgere come una fiction, ma non si ripetono i ciak o le battute sbagliate, e neppure si improvvisa. Si è, piuttosto, se stessi con naturalezza. È un genere che all?estero riscuote ottimi risultati, soprattutto grazie al consenso del pubblico giovane e femminile.
La realtà in primo piano, quindi: i temi possono essere i più vari, dall?indagine sociale, alla semplice osservazione della realtà, anche nei suoi aspetti comici. Anche perché il format che si presta a un numero di puntate variabile da 4 a ?n? è molto flessibile ed economico: una puntata può costare da 150 a 300 milioni l?ora, meno di una fiction seriale.
Tra i soggetti trattati dalle docu soap prodotte in altri Paesi: scuole alberghiere, donne che vogliono dimagrire, turismo, vita negli ospedali, nei grandi magazzini, nelle città di notte, in un quartiere? E poi tutta la serie delle professioni, tipo guardie notturne, pompieri, guardiani dello zoo, ecc. Temi seri e meno seri, comunque veri. In Inghilterra ?Childrens? Hospital?, forse la docu soap più drammatica parlando delle condizioni di vita ?vere? di un ospedale infantile, ha ottenuto una media di sette milioni e mezzo di spettatori lungo l?arco delle settantacinque puntate. E la docu soap nostrana? Fare affezionare il pubblico ai personaggi è l?obiettivo dichiarato di Antonio Bocola, Francesco Scarpelli e Paolo Vari, gli autori di I Love Italy. Che spiegano così la loro soap verità: «È la storia di un viaggio di persone comuni che si incontrano sul terreno del ricordo, delle radici, della scoperta di una realtà a volte differente da quella idealizzata». Le storie narrate, insomma, non sono ispirate alla realtà, sono la realtà stessa. «E lo sceneggiatore diventa ricercatore», spiega il produttore Dario Barone di Camera G&P, che ha coinvolto nel progetto Tele+ e la TSI, la Tv di Stato svizzera.
La trama di I Love Italy? Il titolo è un chiaro messaggio d?amore al Bel Paese da parte dei protagonisti, 5 italiani d?America e un?italiana d?adozione che partono da New York verso l?Italia. Le tappe del viaggio: Milano, Venezia, Firenze, Roma, Napoli? Un tour che ognuno di loro vive con occhi diversi: due siciliani, Vincenzo e Maria, sono partiti giovanissimi dall?Italia, nel 1961, per New York e non sono più tornati. Per loro il ritorno è uno struggente amarcord, anche se in America hanno fatto fortuna e la loro sartoria è frequentata da famosi divi di Hollywood. Innamorato dell?Italia è anche Nino, pensionato napoletano che negli Usa ci è arrivato alla fine degli anni ?70, a 50 anni suonati, e che si è inventato una seconda vita da poeta e giornalista del giornale America oggi, quotidiano per ?paisà?. Pure per lui, oltre all?affetto, ci sono i confronti con l?Italia del passato, così diversa. Ma anche i fratelli Tony e Ylenia, figli di italiani nati e vissuti in America, amano la nostra terra e perfino Lawall, che a New York è arrivata dalla lontana Nigeria: anche lei afferma sicura «I love Italy».
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