Sostenibilità
Arriva il vino amico del clima
Messo a punto un misuratore dell'impronta ecologica delle cantine
Sono sempre piu’ numerose le cantine che scelgono di intraprendere un percorso di sostenibilita’ e di produrre vini eco-friendly, nel rispetto dell’ambiente lungo tutta la filiera. C’e’ la tenuta di Fontanafredda, nel cuore delle Langhe, che recentemente ha avviato il progetto ”Riserva bionaturale”, premiando cosi’ l’impegno profuso per ottimizzare il processo produttivo e ridurre l’impatto ambientale. E c’e’ la Arnaldo Caprai, con il suo celebre Sagrantino di Montefalco, altra azienda attenta ai punti critici della produzione di una filiera che va dalla selezione dei cloni alla fase di imbottigliamento.
In entrambi i casi, le aziende hanno poi scelto di misurare la propria carbon footprint, ovvero l’impronta di Co2, utilizzando “Ita.Ca” (acronimo di Italian Wine Carbon Calculator), primo calcolatore per il bilancio dell’anidride carbonica specifico per il settore vitivinicolo italiano, una sorta di inventario delle emissioni di gas a effetto serra. Lo ha messo a punto lo Studio Agronomico Sata con il supporto scientifico dell’Universita’ Statale di Milano.
L’obiettivo e’ rendere le aziende vitivinicole consapevoli delle proprie prestazioni, affinche’ possano misurarle per rendere l’intera filiera sempre piu’ sostenibile. Perche’ il controllo dei consumi e’ un’opportunita’ per contenere i costi, ma anche un’occasione per crescere in termini di credibilita’ aziendale. Il ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha scelto Sata per rappresentare l’Italia nella commissione internazionale dedicata alla definizione del nuovo protocollo di calcolo dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino.
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