Cultura

Arriva il superstandard

Un sistema di valutazione dei comportamenti di impresa secondo un sistema complesso. È il progetto di Lorenzo Sacconi. E piace all’Ue

di Francesco Maggio

Finora, i protagonisti della certificazione socio-ambientale sono stati (a vario titolo) loro: la famiglia delle Iso9000 e Iso14000 (International organization for standardization), una ventina di norme di certificazione di qualità sulla gestione d?impresa e socio-ambientale; l?Emas (Eco management and audit scheme), standard di gestione in campo ambientale; Sa8000 (Social accountability), norma di certificazione della qualità delle condizioni di lavoro. E diverse altre sigle ancora. Presto, però, questo lungo elenco potrebbe significativamente accorciarsi grazie all?esordio di un nuovo standard di qualità dei sistemi di gestione per la responsabilità sociale d?impresa, che ne riassume e valorizza molte caratteristiche. Q-Res, ossia, qualità e responsabilità etico-sociale d?impresa, questo il nome del progetto messo a punto dal Cele (Centre for ethics law & economics) dell?Università di Castellanza (Varese), lanciato nell?ormai lontano settembre 1999 e giunto, in queste settimane, alle fasi conclusive (dopo un primo, importante passo intermedio sulle linee guida, un anno e mezzo fa, cfr. Vita n. 47/2001). «L?integrazione degli strumenti», spiega Lorenzo Sacconi, direttore del Cele, costituisce l?elemento innovativo del progetto Q-Res. Il modello, infatti, non prende in esame un unico strumento quale, per esempio, il bilancio sociale o il codice etico oppure un singolo tema o, ancora, un singolo stakeholder come accade per altri standard, bensì ogni singolo strumento viene considerato come parte integrante di un sistema complessivo dotato di una sua logica interna». «E quindi», aggiunge Sacconi, «il ruolo di ciascuno è giustificato dalla funzione rivestita nel meccanismo della reputazione ed è finalizzato ad accrescere la fiducia degli stakeholder verso l?impresa». Il progetto ha come base il modello di corporate social responsability descritto nelle linee guida pubblicate nel 2001, costituito dai seguenti sei elementi: visione etica d?impresa; codice etico; formazione etica; sistemi organizzativi di attuazione e controllo; rendicontazione etico-sociale; verifica esterna. «Il modello Q-Res», sottolinea Sacconi, «è stato sviluppato tenendo presente due caratteristiche fondamentali: osservabilità e verificabilità da parte di soggetti esterni. Per questo stiamo lavorando anche alla costituzione di un ente certificatore esterno che possa verificare la concreta assimilazione dei nostri standard nelle aziende». L?iniziativa del Cele ha suscitato l?interesse della Commissione europea che, nell?ambito dei processi di consultazione sul ?Libro verde? pubblicato nel 2001, ha invitato il progetto Q-Res a far parte dell?European Multi-stakeholder csr Forum, una serie di incontri su codici etici, csr standard e social reporting. Info:www.liuc.it/ricerca/cele IL PROGETTO Q-RES PARTECIPANTI:Aiia, Aioici, Bosch rexrorh, Certiquality, Cgm, Enel, Confesercenti, Coop adriatica, Coop consumatori Nord Est, Lindt, Federchimica, Kedrion, Glaxosmithkline, Pricewaterhouse, Kpmg, Scsazioninnova, Sodalitas, Unicredito, Unipol. STRUMENTI:Visione etica, Cod. etico, Formazione etica, Sist. organizz. di attuazione e controllo, rend. etico-sociale, verifica esterna


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