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Arriva il nuovo prontuario “all’inglese”:niente più liste regionali di farmaci

E' stato introdotto attraverso la pubblicazione di un decreto sulla Gazzetta Ufficiale numero 4 del 7 gennaio.

di Benedetta Verrini

Con la pubblicazione su GU n. 4 del 7 gennaio 2003, il ministero della Salute ha introdotto il nuovo prontuario farmaceutico. Il decreto, intitolato ?Elenco dei medicinali rimborsabili dal Servizio sanitario nazionale, ai sensi del decreto del ministero della Salute 27 settembre 2002 recante la riclassificazione dei medicinali (…)?, rappresenta un?importante semplificazione. Il ministero ha deciso di ristrutturare il prontuario secondo un modello anglosassone, scegliendo di suddividere i farmaci in due sole classi: la classe A per quelli interamente rimborsabili dal Servizio sanitario nazionale, la classe C per quelli a carico del cittadino. “Accogliamo con soddisfazione questa razionalizzazione” dice Stefano Inglese, segretario nazionale del Tribunale dei diritti del malato, “prima di tutto perché elimina una volta per tutte quella disomogeneità dei prezzi a livello regionale, sorta in seguito alle disposizioni del decreto ?taglia costi? del 16 novembre 2001, che ci aveva fatto arrivare 21 prontuari regionali”. In seguito a questo provvedimento, infatti, alle Regioni era stato consentito di ?delistare? i farmaci dalle classi a carico del Ssn a quelle a carico del cittadino. “Ora questo non sarà più possibile” continua Inglese, “inoltre, grazie a questo nuovo decreto, i farmaci in classe A entrano a far parte dei Livelli essenziali di assistenza e non potranno in alcun modo essere ?toccati? dalle Regioni. A livello regionale resteranno solo i ticket per ricetta o per confezione, ma si tratta di somme fisse, e non proporzionali al costo del farmaco”. L?eliminazione delle due classi intermedie (B1 e B2) ha inoltre consentito di redistribuire in classe A oltre 300 farmaci che prima risultavano parzialmente a carico dei malati. “È vero, anche se vale la pena di notare che i prodotti in classe B2, particolarmente costosi, sono finiti tutti in classe C, a pagamento” sottolinea il segretario del Tribunale del malato. “Peraltro, il ministero ha concesso ad alcune particolari categorie di malati di ottenere gratis farmaci inseriti in classe C, in ragione del largo utilizzo che ne debbono fare”. E nel frattempo, stanno giungendo segnalazioni di categorie di malati cronici (come diabetici o asmatici) che protestano contro l?inserimento di importanti prodotti in fascia C: “Ma su questo, il ministro Girolamo Sirchia ha già rassicurato sull?emendabilità di certe situazioni” conclude Inglese.


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