Welfare

Arriva Bush a Roma, si svuota Regina Coeli

Lo denuncia il garante dei detenuti del Lazio. Il motivo? Far posto a eventuali contestatori...

di Gabriella Meroni

In previsione dell?arrivo a Roma, la settimana prossima del presidente degli Stati Uniti George Bush, oltre 200 detenuti di Regina Coeli sono stati trasferiti negli istituti di tutta Italia per consentire al carcere romano di far fronte agli eventuali fermi legati a possibili disordini e contestazioni. La notizia è stata diffusa dal Garante regionale dei diritti dei detenuti Angiolo Marroni che, ha così commentato: «È da tempo che andiamo dicendo che Regina Coeli è un carcere sovraffollato. Visto quanto sta accadendo basterebbe che un capo di stato venisse a Roma una volta al mese ed ogni problema sarebbe risolto»

A quanto risulta al Garante la scorsa settimana sono già stati trasferiti, in altre carceri del Lazio, un centinaio di detenuti: accanto alle normali 40 unità se ne sono aggiunte, infatti, una sessantina trasferite in via straordinaria. Questa settimana altri sessanta detenuti sono in attesa di autorizzazione dal Provveditorato Regionale dell?Amministrazione Penitenziaria, per il trasferimento negli Istituti laziali, mentre altri 63 attendono il via libera dal Dipartimento Nazionale per essere trasferiti nelle carceri di tutta Italia. In totale, saranno dunque 220 i detenuti trasferiti per consentire di liberare due piani della settima sezione di Regina Coeli, quelli dove dovrebbero essere ospitati i responsabili degli eventuali incidenti legati alla visita di Bush a Roma. Per la maggior parte dei casi ad essere trasferiti sono detenuti appellanti o giudicabili, che, dunque, dovranno tornare a Roma per i processi che li riguardano, con inevitabili costose spese di trasferimento a carico dello Stato. Quelli trasferiti fuori regione sono, al 90%, stranieri.

A Regina Coeli il sovraffollamento è una costante: la struttura di via della Lungara potrebbe contenere al massimo 800 detenuti ma più volte, nelle ultime settimane, si è sfiorata la soglia record di mille unità. «Siamo sempre favorevoli a misure che possano ridurre il sovraffollamento – ha detto il Garante dei detenuti Angiolo Marroni ? ma non a questi trasferimenti di massa improvvisati che non tengono in nessun conto dei diritti e degli affetti dei detenuti. Ci sono reclusi che a Roma lasciano genitori, mogli e figli che non potranno seguirli in giro per l?Italia».

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