Economia

Arresto confermato per Strauss-Kahn

Per il capo dell'Fmi è l'addio all'Eliseo

di Redazione

Il giudice di New York ha rifiutato la liberazione dietro cauzione di Dominique Strauss-Kahn e confermato l’arresto del capo del’FMI.La prossima udienza è stata fissata il 20 maggio. Passa quindi la linea del pubblico ministero che aveva chiesto l’arresto preventivo perché “le prove raccolte dagli inquirenti corroborano le accuse del querelante” e che “se l’accusato tornasse in Francia non sarebbe possibile farlo tornare negli Stati Uniti”.

Strauss-Kahn era stato arrestato sabato scorso dalla polizia di New York con l’accusa di aggressione sessuale, tentativo di strupro e sequestro da una cameriera dell’albergo Sofitel di Manhattan.

Il rinvio di un giorno della comparsa in tribunale era stato determinato dal fatto che Strauss-Kahn aveva accettato di sottporsi ai test richiesti dalla polizia, aveva spiegato il suo legale, William Taylor. L’altro avvocato del capo del FMI, Benjamin Brafman, aveva giurato di difenderlo con decisione, insistendo sull’innocenza del suo cliente. Strauss-Kahn aveva lasciato in manette ieri sera il commissariato di Harlem dove era stato portato dopo l’arresto.

La notizia dell’arresto di Strauss-Kahn ha sconvolto la Francia dove il capo del FMI era dato come favorito in tutti i sondaggi sulle presidenziali francesi del 2012, anche se non aveva ancora sciolto la riserva su una sua possibile candidatura.

Ora la possibilità che Strauss-Kahn si presenti sembra sfumare completamente, anche per una semplice questione di tempi tecnici, come spiega Jeremie Saland, avvocato di New York, citato dal sito francese Le Telegramme.com. “La presentazione delle candidature alle primarie socialiste si svolgerà dal 28 giugno al 13 luglio ed è quasi impossibile” che il caso sia in un qualche modo chiuso entro quella data.

“Di solito bisogna contare sei o sette mesi prima che si svolga un processo. Ci sono due possibilità perché l’ingranaggio si arresti: che Strauss-Kahn decida di dichiararsi colpevole e sia possibile trovare un accordo con la vittima o che il Grand Jury, il collegio popolare che sarà chiamato in causa nel caso decida che questo possa essere abbandonato per mancanza di elementi sufficienti. Da quello che ho potuto leggere, nessuna di queste ipotesi mi sembra possibile”.


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