La notizia è certamente importante e per certi versi risolutiva nel contesto del conflitto congolese. Il leader ribelle Laurent Nkunda è stato arrestato dalle forze congiunte del Congo e del Rwanda, che hanno sferrato in questi giorni un’offensiva contro gli insorti in territorio congolese. Si tratta di una svolta che potrebbe innescare un nuovo corso di pacificazione nella tormentata Regione dei Grandi Laghi. Secondo fonti diplomatiche pare che l’entrata in campo di nuovi soggetti interessati allo sfruttamento delle ricchezze del Nord Kivu, Cina in primis, abbia giocato un ruolo non indifferente nell’arresto di Nkunda, avviando peraltro una cooperazione militare tra il governo di Kigali e quello di Kinshasa. La società civile congolese comunque invita alla prudenza, non foss’altro perché la presenza dei militari ruandesi nell’ex Zaire rappresenta ancora un’incognita guardando al futuro. Molto dipenderà dalla durata della loro missione contro le milizie hutu operative da oltre quattordici anni nel settore orientale del Congo.
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