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Armi: Veltroni aderisce alla “Million Faces Petition”

Il sindaco di Roma, Walter Veltroni, aderisce alla campagna per il Trattato del controllo sul commercio delle armi. Ok della Boniver per venderle a Israele

di Giulio Leben

Il sindaco di Roma, Walter Veltroni, ha ricevuto il 5 maggio scorso in Campidoglio i promotori della Campagna Internazionale “Control Arms” promossa in Italia dalla Rete Disarmo. Ha inoltre aderito alla campagna offerndo il proprio viso nella fotopetizione che ha l?obiettivo di raccogliere un milione di volti per promuovere un Trattato Internazionale sulla regolamentazione del commercio di armi.

Intanto però il Governo italiano ha ratificato diversi accordi bilaterali in campo militare con paesi in guerra e retti da regimi liberticidi, tra cui quelli con Algeria ed Israele. Particolarmente significativa dell’atteggiamento del Governo sulla questione è la risposta del Sottosegretario agli Esteri Margherita Boniver ad una specifica interrogazione sollevata dall’ex Ministro della difesa Sergio Mattarella. Secondo l’ex Ministro della Difesa “l’applicazione di un regime privilegiato nelle procedure relative all’interscambio di armamenti tra l’Italia e Israele” comporterebbe “un grave svuotamento delle disposizioni contenute nella legge 185 del ’90”, che stabilisce regole di trasparenza per il commercio delle armi, sottoponendolo di fatto al controllo del Parlamento e limitandolo ai paesi che rispettino i diritti umani e che non siano coinvolti in conflitti armati.

Il sottosegretario agli Esteri Margherita Boniver ha risposto che l’accordo con Israele “si inserisce in un quadro di relazioni politiche bilaterali eccellenti, che negli ultimi anni hanno conosciuto uno sviluppo straordinario grazie non solo all’azione dei due Governi, ma anche ad un’autonoma spinta delle rispettive società civili, degli ambienti imprenditoriali, culturali e scientifici”. “In un paese come Israele – ha detto la Boniver durante il dibattito Parlamentare – che rappresenta uno dei leader mondiali nei settori ad alta tecnologia, quali l’informatica, l’elettronica, l’avionica e lo spazio, tale accordo permetterebbe di migliorare ulteriormente le nostre capacità militari nel campo dell’addestramento, della tecnologia e dell’industria. Una volta in vigore, l’accordo favorirà e agevolerà nella sua componente militare lo sviluppo, la produzione e la ricerca tramite lo scambio di dati tecnici, informazioni, hard ware, eccetera, e di progetti e materiali di interesse dell’industria e della difesa di entrambi i paesi”.

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