Volontariato

Armi: per la Russia record di export nel 2003

Nuovo picco di esportazioni per l' industria russa degli armamenti, che nel 2003 ha firmato contratti per 5,1 miliardi di dollari

di Paul Ricard

Nuovo picco di esportazioni per l’ industria russa degli armamenti, che nel 2003 ha firmato contratti per 5,1 miliardi di dollari, confermando una tendenza al recupero di quote di mercato rispetto ai primi anni ’90 e alla concorrenza americana. I dati ufficiali sono riportati oggi dalla stampa moscovita che segnala in particolare un forte aumento delle forniture di mezzi e tecnologia navale, divenuta la prima voce dell’export dell’industria russa della difesa nell’ultimo anno, seguita dal settore aeronautico e da quello dei sistemi missilistici di difesa anti-aerea (S-300, Pmu, Buk e Topol-MI). In cifra assoluta, il livello di esportazioni russe di armi e’ salito di quasi un miliardo di dollari rispetto ai 4,2 del 2002 e di quasi due rispetto ai 3,2 miliardi del 2001, ha sottolineato al giornale ‘Vremia Novostiei’ Andrei Belaninov, direttore generale di Rosoboroneksport, l’ente pubblico che gestisce il 94% dell’export del complesso industrial-militare. Belaninov ha spiegato che i principali acquirenti restano, nell’ordine, India e Cina, ma ha anche parlato di nuovi importanti accordi siglati con altri Paesi asiatici che non sono mai stati clienti della vecchia Urss: in particolare Corea del Sud e Malaysia, la quale ultima proprio nel 2003 ha concordato con Mosca una mega-fornitura di cacciabombardieri Sukhoi-30. Quanto ai Paesi Nato, Belaninov ha osservato che la Russia ha stabilito un buon livello di cooperazione commerciale nel settore bellico solo con la Grecia, ma ha sottolineato l’avvio di ”nuovi contatti anche con Italia e Francia”. Per il futuro, prospettive rilevanti si stanno aprendo in America Latina (Cile, Peru’, Uruguay e Brsile), ha proseguito il direttore di Rosoboroneksport, secondo il quale il potenziale di esportazioni russe di armamenti non e’ ancora sfruttato tuttavia a pieno. La debolezza principale riguarda i ‘ricambi’ la manutenzione, ha osservato Belaninov, un ambito in cui la Russia – ha concluso – ha ancora ”ampi margini” di miglioramento delle sue posizioni sul mercato internazionale.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA