Cultura
Armi: l’Unione investe più della Cdl
Le spese militari si impennano. Per Esercito, Marina e Aeronautica sono previsti 12 miliardi e 437 milioni. Lettera a Prodi di diciotto senatori: "Non abbiamo promesso questo ai nostri elettori"
di Giulio Leben
Tagli alle spese militari nella finanziaria. E’ la richiesta avanzata da diciotto senatori dell’Unione in una lettera aperta al Presidente del Consiglio, Romano Prodi, promossa dal senatore Gianpaolo Silvestri del Gruppo Verdi-Pdci. I firmatari richiamano l’attenzione del Governo sull’attuazione dei punti del programma che prevedono la riduzione delle spese militari. In un momento di difficoltà in cui il Paese necessita di maggiori risorse economiche, il taglio alle spese militari rappresenta, oltre ad un buon investimento, una saggia operazione di pace. Pubblichiamo il testo integrale della lettera, corredato dai riferimenti al programma di governo dell’Unione, inviata, oltre che al premier, anche a Chiti e Santagata.
Ecco il testo della lettera:
Caro Presidente,
il programma di governo dell’Unione 2006-2011 ha tre riferimenti alla necessità di politiche di disarmo. (Pag. 90: Un’azione concertata nella lotta al terrorismo come minaccia globale e per il rafforzamento dell’Agenzia internazionale dell’energia atomica deve essere affiancata da un rinnovato impegno per la lotta alla povertà, per il disarmo e contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa. Pag. 91: Sulla base dello spirito originario della legge 185/90, (commercio delle armi), l’Unione si impegna a che vi siano trasparenza e un più cogente rispetto delle disposizioni che impediscono il commercio delle armi in Paesi che violano i diritti umani o che siano collocati in aree di conflitto, nonché a sostenere l’adozione in ambito ONU di un trattato internazionale sul commercio delle armi. Pag. 109: L’Unione si impegna, nell’ambito della cooperazione europea, a sostenere una politica che consenta la riduzione delle spese per armamenti.) La spesa militare mondiale ha raggiunto livelli molto allarmanti, avvicinandosi pericolosamente ai record della guerra fredda.
(Dall’ Annuario 2006 del SIPRI – Istituto di Ricerche sulle Pace di Stoccolma – http://yearbook2006.sipri.org : Nel 2005 la spesa globale ha raggiunto il record di 1.118 miliardi di $, che corrisponde al 2,5% del Prodotto Lordo Globale e a una spesa media pro-capite di 173 $ per ogni abitante del pianeta. L’aumento è, in termini reali, del 3,4% sul 2004 e del 34% per il decennio 1996/2005. 15 paesi sono responsabili per l’84% della spesa militare globale: gli USA per il 48%, seguiti dal Regno Unito, la Francia e la Cina)
L’Italia é al settimo posto. E con una spesa pro capite di 468 $. Seconda nelle esportazioni mondiali di armi leggere, come ha ricordato l’Herald Tribune dello scorso 6 settembre, e con ingiustificati acquisti di armamenti, come la portaerei Conte di Cavour (quasi un miliardo di euro, sistemi d’arma esclusi), dieci nuove fregate (3,5 miliardi di euro), 121 caccia Eurofighter (oltre 6,5 miliardi di euro): da soli rappresentano l’1 per cento del nostro PIL. La spesa per armamenti è spesa di morte. In occasione della prossima legge finanziaria, e a favore della spesa socialmente utile, Ti chiediamo di voler dare un segnale di svolta anche in questo settore: riducendo per il 2007 le spese per armamenti dell’Italia e prendendo l’iniziativa in sede UE, con lo stesso giusto impegno per mettere fine alla guerra in Libano, perché le Nazioni Unite avviino una nuova stagione di disarmo multilaterale.
Con i saluti più cordiali.
Gianpaolo Silvestri
Hanno aderito:
1. Sen. Giovanni BELLINI
2. Sen. Salvatore BONADONNA
3. Sen. Mauro BULGARELLI
4. Sen. Armando COSSUTTA
5. Sen. Loredana DE PETRIS
6. Sen. Anna DONATI
7. Sen. Claudio GRASSI
8. Sen. Nuccio IOVENE
9. Sen. Luigi MALABARBA
10. Sen. Francesco MARTONE
11. Sen. Manuela PALERMI
12. Sen. Oskar PETERLINI
13. Sen. Silvana PISA
14. Sen. Franca RAME
15. Sen. Natale RIPAMONTI
16. Sen. Giovanni RUSSO SPENA
17. Sen. Tiziana VALPIANA
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