Famiglia

Armi leggere: Amnesty, nel mondo sono 639 milioni

In base ai dati del 2001, l'Italia e' il secondo paese per valore di armi leggere esportate

di Gabriella Meroni

La vera arma di distruzione di massa e’ rappresentata dai “639 milioni di armi leggere in circolazione nel mondo, una ogni dieci persone”. Lo afferma Emilio Emmolo, responsabile del Coordinamento Trasferimenti di Armi della Sezione Italiana di Amnesty International, alla vigilia del 9 luglio, Giornata internazionale della distruzione delle armi. Nell’ambito della Settimana mondiale d’azione contro le armi leggere, la campagna mondiale “Control Arms” rinnova la richiesta di un trattato internazionale che regolamenti il commercio delle armi. Durante la giornata del 9 luglio, in molti paesi saranno organizzate manifestazioni pubbliche nel corso delle quali verranno distrutte armi leggere e altre armi da fuoco. “Ad alimentare questo commercio e a trarne proventi – prosegue Emmolo – sono in larga parte i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza. La proliferazione e l’uso incontrollato delle armi leggere alimentano violazioni dei diritti umani, poverta’, conflitti e criminalita’ in decine di paesi e causano ogni anno centinaia di migliaia di vittime”. Tra le armi che verranno distrutte il 9 luglio vi saranno anche quelle di fabbricazione italiana. Il ruolo dell’Italia, secondo Amnesty International, emerge chiaramente dall’ultimo rapporto dell’organizzazione internazionale Small Arms Survey, presentato pochi giorni fa a Ginevra: solo gli Stati Uniti precedono l’Italia come maggior esportatore di armi leggere e di piccolo calibro nel mondo. In base ai dati del 2001, l’Italia e’ il secondo paese per valore di armi leggere esportate (comprendenti pistole, carabine, fucili e fucili mitragliatori) con un ammontare pari a 298,7 milioni di dollari. Inoltre, il rapporto di Small Arms Survey evidenzia la grave lacuna della legislazione italiana nei confronti degli intermediari di armi leggere, coloro che organizzano i trasferimenti di armi in Italia verso destinazioni vietate o sotto embargo delle Nazioni Unite senza farle passare dal territorio italiano.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA