Famiglia
Armi: la Colombia continua seminare mine
Condanna ferma della Campagna Internazionale Contro le Mine (ICBL)
In occasione di un seminario internazionale sulla tematica delle mine antipersona nel continente americano, la Campagna Internazionale Contro le Mine (ICBL) fa appello ai gruppi armati colombiani affinché desistano dall’utilizzare questi ordigni.
“Condanniamo il perdurante uso di mine in Colombia: una pratica semplicemente inaccettabile, dichiara Mary Wareham, coordinatrice della ricerca per il rapporto annuale sulle mine Landmine Monitor, aggiungendo che l’ICBL ritiene essenziale che il tema delle mine sia inserito in qualsiasi negoziato di pace.
La Colombia è l’unico Paese del continente americano dove si continuano ad disseminare mine con regolarità. Secondo i dati del Landmine Monitor, questi ordigni sono utilizzati dai gruppi guerriglieri FARC (Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia) ed ELN (Ejército de Liberación Nacional), e dai paramilitari delle AUC (Autodefensas Unidas de Colombia).
Nel 2002 in Colombia si sono registrati 530 casi di vittime da mine, più del doppio di quelli registrati nel 2001. Il crescente numero di vittime innocenti causato dalle mine è profondamente allarmante, e mette all’ordine del giorno la necessità di attuare programmi di assistenza a lungo termine adeguati e completi, aggiunge Wareham.
L’ICBL rivolge un appello alle FARC, all’ELN ed alle AUC affinché dichiarino unilateralmente la loro rinuncia all’uso delle mine e si impegnino ad appoggiare misure quali lo sminamento e l?assistenza alle vittime, tese a risolvere l?emergenza creata da questi ordigni.
“Tutti devono rispettare i divieti contenuti nel Trattato per la messa al bando delle mine, anche quei gruppi armati di carattere non statale che tecnicamente non lo possono firmare”, sottolinea Charlie Avendaño, coordinatore Landmine Monitor per il continente americano.
Un totale di 150 stati (di cui 9 però non hanno ancora completato il processo di ratifica) hanno aderito al Trattato, e numerosi gruppi di opposizione armata in Paesi quali le Filippine, l’Irak, il Sudan e la Somalia hanno rinunciato ad usare le mine.
“Tre quarti dei Paesi del mondo hanno accettato il principio che l’impatto umanitario di lungo periodo delle mine è completamente sproporzionato rispetto alla loro utilità militare a breve termine, e hanno deciso di abbandonare l?uso di queste armi”, osserva Avendaño, ricordando che tra i 35 Stati del continente americano solo gli Stati Uniti e Cuba continuano a rifiutare di aderire al Trattato, mentre Haiti lo ha firmato ma non ancora ratificato.
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