La settimana parlamentare

Armi: il Governo si tappa le orecchie davanti alla richieste del Terzo settore

In Commissione Difesa e Affari Esteri della Camera si sta lavorando su un ddl con modifiche, proposte dal Governo, alla legge 9 luglio 1990, n.185, recante nuove norme sul controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento. Da mesi si è aperto un duro confronto con l’opposizione e le organizzazioni di Terzo settore impegnati a difendere la legge, nata da una grande mobilitazione civile

di Edoardo Patriarca

Non vi sono temi e votazioni su proposte di legge rilevanti. Segnalo alla vostra attenzione due disegni di legge in discussione nelle plenarie del Parlamento, il ddl 2026-A, disposizioni in materia di economia dello spazio e il ddl 153, disposizioni concernenti la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure mediche in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche. 

Per i lavori in commissione vi propongo quelli di Commissione Difesa e Affari Esteri della Camera sul ddl 1730 Modifiche alla legge 9 luglio 1990, n. 185, recante nuove norme sul controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento, già  approvato dal Senato. Su queste modifiche proposte dal Governo da mesi si è aperto un duro confronto con l’opposizione e le organizzazioni di Terzo settore impegnati a difendere la legge 185/1990 nata da una grande mobilitazione civile e che nonostante gli anni passati rappresenta tuttora un testo di riferimento per la legislazione di molti Paesi europei e non solo. Un testo che negli anni ha subito anche modifiche e deroghe (vedi le ultime sulla Ucraina) ma senza modificare i fondamentali del testo. Il Governo non ha accolto le proposte emendative dell’opposizione né tantomeno quelle suggerite dalle organizzazioni sociali audite in Senato. È giunta ora alla Camera, si riapre l’opportunità per richiedere modifiche che non la svuotino dei suoi aspetti di valore. 

È una legge che funziona, non vieta l’export di armi, aumentato tra l’altro in questi anni, ma chiede controlli sulle esportazioni di materiale bellico e trasparenza sulle transazioni bancarie. Impone che tutto quanto riguarda la movimentazione di materiale bellico, comprese le licenze di produzione, siano soggetti ad autorizzazione e controllo dello Stato. Le autorizzazioni non devono essere in contrasto con i principi costituzionali e con gli impegni internazionali per la non proliferazione delle armi, il Paese acquirente non deve essere in guerra o sottoposto ad embargo, i Governi non devono essere  responsabili di violazione dei diritti o con un bilancio militare eccedente le proprie esigenze di difesa.

Non solo, le operazioni bancarie sono sotto controllo del Ministero dell’economia nella forma di un obbligo di comunicazione entro 30 giorni dalla loro effettuazione. La relazione al parlamento obbligatoriamente prevede un capitolo all’attività bancaria.

Davvero non si capiscono le ragioni delle modifiche, neppure si comprende (si fa per dire) chi le ha richieste, ma andiamo a vederle: di primo acchito non appaiono rilevanti, di fatto abbassano il livello informativo a disposizione del Parlamento e della società civile in un settore che non si può certo definire  trasparente. 

Il testo reintroduce il Comitato interministeriale per gli scambi di materiali di armamento per la difesa (CISD). Ne fa parte il presidente del consiglio, i ministri degli esteri, di economia e Made in Italy. Non viene modificata la disciplina dei divieti stabiliti dalla legge ma il Comitato formulerà indirizzi direttive e criteri generali per l’applicazione dei divieti della legge. Sarà un organismo sotto la direzione di palazzo Chigi, di fatto vengono esautorati gli organismi tecnici come prevedeva il testo in origine, l’autorizzazione avviene in via espressa o in virtù del silenzio assenso: qualora il Comitato non si esprima entro 15 giorni la proposta si intende accolta. Ad oggi queste funzioni venivano affidate al CIPE (comitato interministeriale per la programmazione economica) su proposta del Ministero degli Esteri. 

Si allunga a 12 mesi (erano 180 giorni) il termine per la presentazione della documentazione comprovante la conclusione del trasferimento del materiale di armamento. Presso la presidenza del consiglio viene istituito l’ufficio di coordinamento della produzione di materiali di armamenti con il compito di fornire proposte e pareri. Sono semplificate le norme di controllo per i trasferimenti di armi all’interno della Ue, 

Viene riformulato l’articolo che dettagliava i contenuti della Relazione al Parlamento, viene spostata la data e modificato lo stesso contenuto che stabiliva in un passaggio un “obbligo governativo di riferire analiticamente alle Commissioni parlamentari”. Viene altresì abolito l’obbligo di inserire nella relazione al parlamento i dati sulla transazione operate dagli istituti di credito. 

Modifiche, ritocchi, dichiara il Governo, per migliorare il coordinamento dell’azione governativa. In realtà si modificano i livelli informativi di un settore che non vede crisi e che sempre più inciderà sulla politica estera del nostro Paese. È doveroso che tutto questo avvenga alla luce del sole. 

Di seguito i testi di legge di possibile interesse per Terzo settore e sociale iscritti negli odg delle commissioni parlamentari. Non vi sono new entry significative salvo il reingresso della legge che istituisce la figura professionale dell’autista soccorritore. Ci torneremo sopra.

Infanzia e istruzione

Ddl 1866 Disposizioni in materia di tutela dei minori in affidamento. 
Ddl 492  Scuole dell’infanzia a indirizzo musicale.
Ddl 1136  Tutela dei minori nella dimensione digitale.
Ddl 180 e ddl 1041  Alunni con alto potenziale cognitivo.

Europa e affari esteri

Atto n. 249 decreto ministeriale di individuazione, per l’anno 2025, delle priorità tematiche per l’attribuzione di contributi a progetti di ricerca proposti dagli enti internazionalistici.
Atto n. 251 Schema di decreto ministeriale concernente la cessione a titolo gratuito di materiale di armamento a favore delle Forze armate della Repubblica del Niger. 
Atto n. 252 Schema di decreto interministeriale concernente la cessione a titolo gratuito di materiale di armamento a favore delle Forze armate del Governo federale della Repubblica di Somalia. 
Ddl 1730 Modifiche alla legge 9 luglio 1990, n. 185, recante nuove norme sul controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento, approvato dal Senato.
Doc XXV n. 3 Deliberazione del Consiglio dei ministri in merito alla partecipazione dell’Italia a ulteriori missioni internazionali per l’anno 2025.
Doc. XXVI n. 3  Relazione analitica sulle missioni internazionali in corso e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione, riferita all’anno 2024.
Doc. CCXII, n. 2 Documento programmatico pluriennale per la Difesa per il triennio 2024-2026.

Territorio e ambiente

Ddl 1521 Modifica al codice dei beni culturali e del paesaggio, e altre disposizioni concernenti la valorizzazione sussidiaria dei beni culturali e l’istituzione del circuito “Italia in scena”. 
Ddl 2112-ter determinazione delle aree prealpine di collina, pedemontane e della pianura non irrigua nonché in materia di terreni agricoli. 
Ddl 2126 , 699 e 1059 Disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle zone montane. 
Ddl 1562 Disposizioni concernenti la programmazione dell’edilizia residenziale pubblica, le agevolazioni fiscali per interventi di recupero del patrimonio edilizio residenziale pubblico e sociale. 
Ddl 362 Istituzione e disciplina delle zone del commercio nei centri storici. 
Ddl 1308 approvato dalla Camera dei deputati,  11587 e 984  Reati contro gli animali.
Ddl 29, ddl 42, ddl 761, ddl 863, ddl 903, ddl 1028, ddl 1122 e ddl 1131 

Rigenerazione urbana
Ddl 1294 Legge quadro in materia di ricostruzione post-calamità, approvato dalla Camera dei deputati.

Sociale e Terzo settore

Ddl 274 Istituzione della figura professionale dell’autista soccorritore.
Ddl 1320 Revisione disciplina Corpo militare volontario e Corpo infermiere volontarie Croce Rossa.
Ddl 28 Fondo per il sostegno e lo sviluppo della comunità educante.
Ddl 858 Disposizioni in materia di attività organizzate dalle associazioni pro loco.
Ddl 992 Attuazione dell’articolo 33 della Costituzione in materia di attività sportiva.

Affari istituzionali

Ddl 1236 Disposizioni in materia di sicurezza pubblica, approvato dalla Camera dei deputati.
Ddl 787 Esercizio del diritto di voto in un comune situato in una regione diversa da quella di residenza, approvato dalla Camera dei deputati.
Ddl 57, ddl 203, ddl 313, ddl 367, ddl 417, ddl 443, ddl 459, ddl 490 e ddl 556 Disposizioni in materia di elezione diretta dei presidenti delle province, dei sindaci metropolitani e dei sindaci.

Salute e sanità 

Ddl 651041245701083  Disposizioni in materia di morte volontaria medicalmente assistita.
Ddl 1043  Protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti.
Ddl 1241  Prestazioni sanitarie.
Ddl 483  Tutela persone affette da patologie oculari cronico-degenerative.
Ddl 898122269410 Tutela delle persone affette da epilessia.
Ddl 99059910061082 Disturbi del comportamento alimentare.
Ddl 1179 Disposizioni in materia di tutela della salute mentale.

Cultura

Ddl 568 Promozione e tutela della danza.
Ddl 1805 Disposizioni per la promozione e la valorizzazione dei cammini d’Italia, approvata dal Senato.

Lavoro e economia 

Ddl 647 Inserimento lavorativo persone con disturbi dello spettro autistico.
Ddl 672 Semplificazioni in materia di lavoro e legislazione sociale.
Ddl 1101 Sicurezza lavoro e tutela vittime amianto e tumori professionali.
Ddl 1146 Intelligenza artificiale.
Ddl 126281 Disposizioni in materia di salario minimo e rappresentanza delle parti sociali nella contrattazione collettiva.
Ddl 672 Semplificazioni in materia di lavoro e legislazione sociale.
Ddl 6477391289 Inserimento lavorativo persone con disturbi dello spettro autistico. 
Ddl 946 Disposizioni per il riconoscimento della fibromialgia come malattia invalidante.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.