Famiglia

Armi: Giappone dice no a bando cluster bombs

Ritiene queste armi insostituibili per la difesa del proprio territorio

di Gabriella Meroni

Il Giappone e’ contrario alla messa al bando internazionale delle cosiddette bombe a grappolo -di cui si sta discutendo in Peru’- ritenendole insostituibili per la difesa del proprio territorio. “Non vi sono valide alternative alle bombe ‘cluster’ per difendere il Giappone”, ha detto il ministro della Difesa nipponico, Fumio Kyuma, “Cio’ che si sta discutendo in merito a questi ordigni e’ quando sono impiegati dalla parte che attacca. Ma il Giappone non le usera’ mai per attaccare altri”. Le bombe ‘a grappolo’ contengono centinaia di piccoli ordigni che si disperdono su vaste aree: alcuni non esplodono all’impatto al suolo, ma possono detonare anni dopo e spesso accade tra le mani di bambini che le scambiano per oggetti di gioco. Uscito sconfitto dalla Seconda Guerra Mondiale, il Giappone si e’ dato una Costituzione pacifista -imposta nel 1947 dagli Stati Uniti e oggi oggetto di riflessione- che gli vieterebbe anche di avere un esercito. Ma di fatto il Paese ha una delle forze armate piu’ efficienti al mondo, che chiama “Forze di autodifesa”. Il Paese dispone attualmente di quattro tipi di bombe ‘cluster’, tra cui una versione in dotazione agli elicotteri in funzione anti-carro. Anche Cina, Russia e Stati Uniti, i maggiori produttori al mondo di questi ordigni, sono contrati al divieto in discussione a Lima. Il portavoce del governo giapponese, Yasuhisa Shiozaki, ha sottolineato che Tokyo e’ per “un equilibrio tra i risvolti umanitari e di sicurezza di queste armi”. Fonte: AGI


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