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Armi: D’Alema, embargo alla Cina va tolto, ma non subito
Così si è pronunciato D'Alema nella giornata id oggi al Senato, di ritorno dal suo viaggio a Pechino
di Giulio Leben
L’Italia e’ favorevole ”a lavorare per superare l’embargo alla vendita di armi alla Cina”, come si propone di fare l’Unione europea, ma non ha mai ”proposto che l’embargo venga tolto domani”. Lo ha precisato il ministro degli Esteri, Massimo D’Alema, in un intervento al Senato all’indomani del suo rientro da Pechino e Shangai. ”Piuttosto, l’Italia ”lavora per arrivare a un superamento (dell’embargo, ndr), una posizione largamente condivisa dai nostri partner europei”.
“Non c’e’ dubbio che dal punto di vista europeo il superamento dell’embargo (alla vendita di armi alla Cina, ndr) e’ legato all’avanzamento di precisi standard sul rispetto dei diritti umani e democratici”, ha aggiunto D’Alema, precisando che il bando complessivo introdotto dall’Unione Europea dopo la violenta repressione delle proteste della Piazza Tienanmen dovrebbe essere sostituito da ”singoli embarghi, rafforzando criteri restrittivi sulla vendita di singole armi”, criteri che devono essere applicati ”generalmente per ragioni di sicurezza”.
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