Volontariato

Armi: Agenzia per la riconversione a rischio

Per la difesa ed il rilancio della legge regionale n°6 del 1994: Istituzione dell’organismo "Agenzia per la riconversione dell'industria bellica" In allegato tutti di documenti

di Giulio Leben

APPELLO – La guerra è tornata ad essere lo strumento con cui si costruisce un nuovo ordine mondiale, mezzo con il quale leaders politici più o meno legittimati pretendono di affrontare conflitti che invece possono e devono essere composti attraverso il confronto pacifico, la diplomazia e la cooperazione internazionale. Alla vigilia della guerra contro l’Iraq milioni di donne e uomini in tutto il mondo hanno manifestato per fermare quella guerra, considerata ingiusta, illegittima e illegale – come del resto sono ormai tutte le guerre. Ma la volontà dei popoli non è stata rispettata, l’Iraq è stato comunque attaccato e occupato. Le pratiche e le prospettive di guerra ne escono rafforzate nella loro dimensione di lunga durata: la guerra diventa “preventiva e permanente”. Più che mai, la pace va dunque conquistata con un impegno politico e civile costante, quotidiano e capillare – cercando di contrastare le spinte che portano alla guerra stessa e le politiche che la preparano. Ognuno di noi può fare qualcosa per la pace, ogni istituzione democratica deve essere coinvolta e responsabilizzata attraverso l’adozione di misure e di atti concreti… Rispondendo proprio a questa profonda esigenza politica e morale già dieci anni fa la regione Lombardia si è dotata di una “Agenzia per la riconversione dell’industria bellica”, istituita con la L.R. n. 6, dell’11 marzo 1994. Composta da rappresentanti della Giunta e del Consiglio regionale, dei sindacati, degli industriali armieri e delle associazioni eco-pacifiste, l’Agenzia aveva il compito di incentivare progetti di riconversione produttiva delle aziende armiere lombarde, di svolgere funzioni di osservatorio sul comparto, di promuovere iniziative di ricerca, di formazione e informazione sui temi della pace. Dall’insediamento dell’ultima Giunta regionale, l’Agenzia per la riconversione dell’industria bellica non è più stata convocata. I nuovi commissari non sono stati nominati. La legge istitutiva non è stata rifinanziata. Circolano anzi insistentemente voci che ne preconizzano la definitiva soppressione, rivelando una volontà politica tesa a lubrificare in ogni modo le opportunità di business offerte dal mercato bellico. Questo non deve succedere. Tanto più in un momento come questo, tanto più nella regione italiana con i maggiori siti produttivi di armi leggere, di sistemi d’arma e aeronautici: la sola provincia di Brescia, nel 2001 ha esportato armi per 197 milioni di euro. Non vogliamo che la Lombardia primeggi nella produzione di strumenti di guerra e devastazione. Secondo gli studi dell’Onu, nel decennio 1990-2000 le sole, cosiddette, armi “leggere” hanno provocato nel mondo più di 5 milioni di morti – la metà dei quali bambini – e 2,5 milioni di disabili gravi. La nostra regione ha risorse materiali, tecniche e umane sufficienti a garantire altrimenti la propria economia. Il cammino verso la riconversione della produzione, dell’economia e della cultura legata alle armi può e deve essere ripreso con decisione. Chiamiamo perciò le persone, le associazioni e i movimenti che vogliono la pace, le forze politiche e i consiglieri regionali della Lombardia a un forte impegno perché l’Agenzia per la riconversione dell’industria bellica della Regione Lombardia non chiuda, ma sia rilanciata al più presto e perché riceva un congruo finanziamento che le permetta di operare efficacemente per la pace e per il disarmo. Per questo invitiamo le forze politiche, sociali e culturali della Regione ad un confronto. E? possibile aderire all?appello via internet collegandosi all?indirizzo http://www.peacelink.it/riconversione Per ottenere e comunicare nuove adesioni è possibile utilizzare la posta elettronica scrivendo ad uno di questi indirizzi: associazione@coordinamentopace.it oppure appello.riconversione@disarmolombardia.org Le adesioni possono anche essere raccolte a mano e spedite via FAX al numero 02.58101220 Contiamo anche sulla raccolta militante di adesioni Promotori: Don Raffaello Ciccone, Responsabile del “Servizio per la Vita Sociale e il Lavoro” Diocesi di Milano Don Virginio Colmegna, Direttore della Caritas Ambrosiana Don Alberto Vitali, Responsabile di Pax Christi Nord Italia Don Ruggero Zani, Pastorale del Lavoro Brescia Padre Giovanni Fenzi, Superiore dei Missionari Comboniani della comunità di Venegono Superiore. Padre Marcello Storgato, Direttore mensile “Missionari Saveriani”, Brescia Giorgio Beretta, Missione Oggi Vittoria Boni, Presidente Regionale ACLI Lombardia Andrea Poggio, Presidente Regionale Lega Ambiente Guido Mina, Coordinatore circoscrizione soci Banca Etica Milano Teresa Sarti, Presidente di Emergency Gino Strada, Medico – Emergency Franca Faita, già lavoratrice Valsella, Cavaliere della Repubblica Mario Agostinelli, Forum Mondiale per le Alternative Mariagrazia Meriggi, Docente Università di Bergamo Riccardo Bellofiore, Docente Università di Bergamo Flavio Mongelli, Presidente ARCI Milano Francesco Vignarca, Rete Lilliput Como Vittorio Agnoletto, Forum Sociale Carlo Gubitosa, PeaceLink Celeste Grossi, Donne in Nero Como Carlo Carelli, Convenzione per la Pace di Lodi Silvia Palombi, Edizioni Charta Giuseppe Liverani, Edizioni Charta Walter Peruzzi, Direttore Guerre & Pace Piero Maestri, Rete Regionale Disarmo Enrico Guazzoni, Rappresentante per le associazioni nell’Agenzia per la riconversione Marco Tamborini, Rappresentante per le associazioni nell’Agenzia per la riconversione Pier Franco Arrigoni, Fiom-Cgil Regionale Dino Greco, Camera del Lavoro Brescia Graziano Fracassi, Camera del Lavoro Brescia Vincenzo Vasciaveo, Cisl Milano Luciano Muhlbauer, Sin-Cobas Regionale Piergiorgio Tiboni, Cub Nazionale Prime Adesioni: Angelo Baracca, Scienziati/e contro la guerra, Università di Firenze Antonino Drago, Scienziati/e contro la guerra, Università di Napoli Padre Alex Zanotelli, già direttore di Nigrizia, Missionari Comboniani Padre Mosè Mora, Responsabile Pace Missionari Comboniani Maurizio Saggioro, Obiettore di coscienza alla produzione militare, Varese Elio Pagani, Obiettore di coscienza alla produzione militare, Varese Massimo Aliprandini, Cub Scuola Giovanni Bertinotti, Coordinatore Prov.le Cub-Flmu Varese, delegato RSU Aermacchi Rossana De Simone, Ex lavoratrice Flmu ? Aermacchi, Varese Antonio Lareno, Cgil Milano


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