Volontariato

Armi: 15 nobel chiedono trattato internazionale

Quindici Premi Nobel per la pace si schierano per il trattato internazionale sul commercio delle armi, oggetto della risoluzione che sarà votata domani all'Onu.

di Emanuela Citterio

Domani all’Onu si voterà la risoluzione per avviare i lavori per un trattato internazionale sul commercio delle armi. Quindici Premi Nobel per la pace, tra cui l?arcivescovo sudafricano Desmond Tutu, l?iraniana Shirin Ebadi e la guatemalteca Rigoberta Menchú, hanno chiesto agli stati membri delle Nazioni Unite di approvare la risoluzione sul controllo internazionale delle armi ?che stanno causando alle popolazioni del mondo enorme dolore e distruzione?.

Il progetto, promosso anche da Argentina, Australia, Costa Rica, Finlandia, Giappone e Kenya, sarà sottoposto domani al voto della prima commissione dell?Assemblea generale dell?Onu che si occupa del disarmo; se fosse approvata, l?iniziativa porterebbe alla creazione di un gruppo di esperti incaricati di valutare la fattibilità, i campi di applicazione e i parametri di un Trattato per regolare il commercio delle armi.

Finora 81 Stati dell?Onu si sono già detti pronti a sostenere il progetto di risoluzione, tra cui anche tre dei sei principali esportatori del mondo ? Germania, Francia e Gran Bretagna ? alcuni esportatori emergenti ? come Bulgaria, Bulgaria e Ucraina ? e altri che soffrono o hanno sofferto situazioni di conflitto ? come Colombia, Haiti, Liberia, Rwanda e Timor Est. Sul fronte opposto, commenta l’agenzia Misna, restano invece Cina, Stati Uniti, Egitto, India, Iran e Russia.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.