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Argentina:il governo vara il piano austerit

Il provveidmento prevede la riduzione degli stipendi dei dipendenti pubblici e l'incremento di alcune imposte. Intanto cresce il numero dei disoccupati e dei sottoccupati.

di Daniela Romanello

Il piano di austerità varato dal governo argentino per il raggiungimento del cosiddetto ?deficit zero? è stato approvato stanotte dal Senato di Buenos Aires, al termine di una seduta durata oltre dieci ore. Il provvedimento, spiega l?agenzia Misna, prevede la riduzione degli stipendi dei dipendenti pubblici e l?incremento di alcune imposte. Il governo lascia un ampio margine di discrezionalità ai vari settori del pubblico impiego, imponendo a tutti, però, ?il mantenimento dell?equilibrio tra spese e risorse a disposizione?. In particolare, gli amministratori statali potranno ritoccare verso il basso le retribuzioni, senza però oltrepassare la soglia del 13 per cento, e avranno anche la possibilità di decidere se tagliare le pensioni e gli assegni familiari, mantenendo il medesimo tetto percentuale di riduzione. Inoltre, il governo ha alzato del 4 per cento l?aliquota della tassa sulle imprese, portandola dal 16 al 20 per cento. Infine, sono state sospese fino al prossimo 31 dicembre tutte le agevolazioni fiscali di cui godeva il prezzo della nafta. Ora si attendono le reazioni da parte dei sindacati e dei mercati internazionali. La grave crisi finanziaria che attanaglia l?Argentina da mesi ha messo a dura prova la popolazione. Nei giorni scorsi, l?Istituto nazionale di statistica (Indec) ha reso noto i dati relativi alla disoccupazione, il cui tasso nell?ultimo anno è passato dal 15,4 al 16,4 per cento, pari a 206mila persone senza lavoro in più. Il bilancio ufficiale dei disoccupati argentini diventa così di 2 milioni e 283mila persone, a cui vanno aggiunte le 2 milioni e 120mila sottoccupate, impiegate per meno di 35 ore la settimana. Va precisato, comunque, che questi dati non tengono conto della situazione di disoccupazione e sottoccupazione delle aree rurali del Paese e delle piccole città dell?interno.


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