Mondo
Argentina: legislazione italiana per Pmi
Un documento di lavoro consegnato oggi all'ambasciatore argentino a Roma ufficializza la proposta di diffondere in Argentina la cultura della Pmi stile made in Italy
di Paolo Manzo
Un documento di lavoro consegnato oggi all’ambasciatore argentino a Roma, Elsa Kelly, dal presidente dell’Associazione Magna Grecia, Nino Foti, rilancia e ufficializza la proposta di diffondere in Argentina la cultura della piccola e media impresa del tipo made in Italy.
Si tratta -spiega un comunicato- di esportare oltreatlantico il know how della legislazione che regola in Italia il funzionamento della piccola e media impresa, per consentire al Parlamento e al Governo argentini di mutuare norme e istituti che in Italia si sono rivelati efficaci.
Nel documento, si propone anche di favorire il rientro dei cittadini argentini di origine italiana nelle zone italiane ad alta densità industriale, come il Nord-Est, coniugando l’esigenza del sistema produttivo italiano di disporre di nuova manodopera e la pressante richiesta di rimpatrio che sta interessando i consolati italiani di Buenos Aires e della principali città argentine.
Per realizzare questo obiettivo viene proposta la creazione a Buenos Aires di un?apposita agenzia e viene richiesta al datore di lavoro la disponibilità dell’alloggio. Al governo italiano si chiede di concedere allo stesso datore di lavoro un credito d’imposta per una durata da tre a cinque anni, nella misura in Italia di circa 400 euro al mese.
Il documento propone, inoltre, la creazione, presso l’Ambasciata della Repubblica Argentina a Roma, di un osservatorio Italia-Argentina, formato da esponenti dei due Paesi, con il compito di monitorare gli sviluppi della situazione e dei rapporti bilaterali anche per adeguare e perfezionare strategie e strumenti operativi.
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