Volontariato

Argentina, il Paese che rinasce dalla polvere

Due anni fa il cataclisma economico si abbatteva su Buenos Aires. Oggi la città è diventata un laboratorio di nuove esperienze sociali. Un sociologo le ha monitorate per Vita.

di Piero Poli

Un Paese visto e vissuto ad altezza di uomo normale. È quanto ha fatto per Vita Piero Poli, uno studioso che sul nostro settimanale si era fatto conoscere per dei reportage di grande interesse dall?Irlanda. Ora Poli ha trascorso alcuni mesi a Buenos Aires, in uno scenario distante ma non molto diverso da quello irlandese. Anche qui si è trovato davanti il grande problema della povertà e della disoccupazione. E anche qui, come a Dublino, come a Belfast ha indagato sui percorsi spontanei e associativi che tentano di fare argine al fenomeno. L?Argentina del dopo collasso economico, da questo punto di vista offre uno scenario interessantissimo e imprevidibilmente vitale. Davanti a un sistema paralizzato, a un?economia a pezzi, in tanti hanno capito che solo l?iniziativa dal basso poteva aprire qualche orizzonte. Così si sono ripetuti gli episodi di autogestione cooperativa delle fabbriche. Così le proteste si sono trasformate in collante sociale, in identità nuova da cui ripartire.
La povertà in Argentina nel 2002 aveva raggiunto livelli choccanti per un Paese comunque avviato sulla strada delle maggiori economie mondiali. Una sconsiderata politica iper liberista aveva portato il Paese al disastro. La parificazione del peso col dollaro, una delle manovre economiche dell?epoca di Menem, aveva facilitato l?importazione di merci straniere annientando l?industria nazionale e mandando la disoccupazione alle stelle. Le dimostrazioni di piazza si sono moltiplicate quando nel 2001 l?Argentina è diventata insolvente nei confronti del Fondo monetario internazionale e il governo ha svalutato il peso. Per evitare fughe di capitali il governo impose un blocco dei conti bancari che mandò in rovina milioni di risparmiatori e piccole imprese. Il prodotto interno lordo calò del 10% in un anno, l?inflazione arrivò al 41%, i disoccupati al 25%. Ora la situazione è migliorata, la produzione ha ripreso a salire (+5,5% nel 2003) e l?inflazione si è assestata sul 4%.
In questo scenario, anche le esperienze maturate in quel drammatico 2002 assumono la fisionomia di nuclei attorno ai quali un Paese ricostruisce, in positivo, la propria fisionomia sociale. Non per nulla il viaggio di Piero Poli si conclude un po? a sorpresa nelle palestre e nei locali dove s?insegna e e si balla il tango. Che oltre ad essere un ballo, diventa un po? uno stile di vita. Un modo per riscoprire quella gentilezza dello spirito che è una peculiarità dell?Argentina, del suo stile di vita capace di cogliere ed esaltare i ritmi più profondi.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.