Welfare

Argentina: ex premier alla sbarra per i figli dei desaparecidos

L'ex presidente Bignone è accusato di appropriazione di 22 bambini dei giovani segregati all'epoca del regime

di Benedetta Verrini

Ha negato di essere coinvolto nell?appropriazione dei figli dei ?desaparecidos? dichiarandosi ?estraneo ai fatti?. L?ex presidente argentino Reinaldo Bignone, l?ultimo capo di Stato della passata dittatura del Paese Sudamericano, ha ribadito ieri davanti ai giudici la propria innocenza. Bignone, che si trova agli arresti domiciliari da 3 anni, insieme ad altri tre generali deve rispondere dell?accusa di aver sottratto alle famiglie di ?desaparecidos? 22 bambini. Gli imputati sono stati chiamati nuovamente in aula dal giudice federale Jorge D?Urso, il quale ha recentemente acquisito alcuni nuovi elementi che potrebbero portare a una svolta nell?inchiesta. Bignone, tuttavia, davanti alla corte non ha cambiato atteggiamento e ha continuato a proclamarsi innocente. Nei prossimi giorni dovranno deporre nuovamente gli ex generali Hugo Franco e Juan Batista Sasiain. Il terzo dei tre ex alti ufficiali coinvolti nell?inchiesta, Carlos Guillermo Suarez Mason, sarà ascoltato a Cordoba, dal momento che per motivi di salute non può raggiungere Buenos Aires. Come è noto, esiste un vasto movimento di giustizia in atto in Argentina, promosso dall’associazione “Nonno di Plaza De Majo”, cioè le madri dei desaparecidos, donne anziane che stanno lottando per ritrovare i propri nipoti nati durante la segregazione dei genitori e dati in adozione ai più alti gradi dell’esercito. Le nonne hanno anche creato una banca del Dna, in modo che la loro “eredità genetica” possa essere recuperata dai nipoti anche dopo la loro morte. Il ritrovamento di questa seconda generazione, cui il regime Videla puntava per un azzeramento culturale di massa, è uno dei processi più dolorosi della storia d’Argentina. Si stima che i bambini scomparsi dopo la nascita in Argentina tra il 1976 ed il 1982 siano circa 500. I casi denunciati sono solo 250. 72 ragazzi sono stati ritrovati vivi, 8 di loro sono stati ritrovati nei cimiteri clandestini. Tutti i 72 ragazzi ritrovati – oggi hanno tra i venti e i venticinque anni – sono tornati a vivere con la loro vera famiglia (zii, nonni) e solo 4 tra loro hanno preferito rimanere con la famiglia che li ha sottratti ai loro veri genitori. Info: www.garageolimpo.it


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