Welfare
Argentina: da centro torture in spazio per la memoria
La Scuola di meccanica della Marina, maggiore centro di tortura durante la dittatura, diventerà uno spazio dedicato alla memoria delle vittime. Ma non mancano i problemi
di Paolo Manzo
Il destino della Scuola di meccanica della Marina argentina, maggiore centro di tortura durante gli anni della dittatura militare (1976-1983), genera ancora polemiche nell’opinione pubblica del Paese. Lo riporta El Pais. L’attuale presidente, Nestor Kirchner, ha stabilito che la scuola diventi uno “spazio dedicato alla memoria delle vittime e alla difesa dei diritti umani”. Tuttavia le associazioni delle vittime non hanno ancora trovato un accordo in merito a come realizzare concretamente il progetto. L’unico compromesso riguarda la trasformazione di uno dei trenta edifici del centro in una “biblioteca della memoria e dei diritti umani”. Il premio Nobel Adolfo Pe’rez Esquivel, presidente del Servizio pace e giustizia, ha proposto che alcuni locali della scuola siano dedicati ad altri temi, come la “questione del debito estero”, “il problema dei centri clandestini di detenzione in Argentina” e “la difesa dei diritti dei popoli indigeni”. Una sopravvissuta al centro di tortura, Bettina Ehrenhaus, ritiene invece che la struttura debba essere destinata esclusivamente al ricordo delle vittime della repressione militare. La donna ha inoltre accusato il governo di avere un atteggiamento ambivalente nei confronti delle vittime, denunciando che ancora alcuni locali della scuola vengano usati come uffici pubblici della citta’ di Buenos Aires.
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