Mondo

Argentina: addio Negra, De André sudamericana

di Paolo Manzo

Diceva di cantare per non morire, una frase ideale per i titoli dei giornali e che probabilmente vedremo domani sulle prime pagine dei quotidiani sudamericani. Mercedes Sosa, la cantante argentina tanto simile al nostro De André, è morta poche ore fa a Buenos Aires all’età di 74 anni. Regina della canzone regionale e folklorica, la Sosa, o la “Negra” come tutti la chiamavano in argentina per i colore scurissimo dei suoi lunghi capelli è stata la voce della canzone di protesta sudamericana durante i terribili anni delle dittature. “Solo le pido a Dios” e “Gracias a la vida” due dei brani cantati da Mercedes diventati celebri in tutto il mondo. Onesta intellettualmente al punto che non fece mai politica anche se sarebbe potuto essere la prima presidente donna in Argentina, dov’è amata come forse solo Maradona. Nel 1979, durante un concerto a Baires, irruzione della polizia, arrestati tutti gli spettatori e lei, per miracolo, riesce a fuggire a Parigi. In Francia ci resta sino al 1982, quando i generali decidono di andarsene e lei, amica di Alfonsin, sa in anteprima che può tornare senza il rischio di essere uccisa. Molti degli spettatori presenti al suo concerto del 1979 sono scomparsi e diventati tristemente desaparecidos. La “Negra” aveva cantato con tutti i grandi e sta per uscire un suo disco girato con Shakira, Caetano Veloso e altri. Oggi l’Argentina, ma anche il Brasile e l’America latina tutta, è in lutto.
Per rendersi conto di chi stiamo parlando basta vedere come riporta la notizia il quotidiano argentino El Clarin.

Mercedes Sosa cantando Gracia a la vida:
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“Solo le pido a Dios”
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La Negra canta “Todo cambia”
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