Sostenibilità

Arezzo: un protocollo per promuovere il commercio equo

Coinvolti, nell'intesa, nove Comuni, la Camera di Commercio, il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, l'Apt e soggetti del mondo del volontariato e della cooperazione

di Redazione

Quella del commercio equo e solidale e’ una realta’ consolidata nel territorio aretino ed e’ quindi quasi ovvio che sia stata proprio la Provincia di Arezzo la prima in Toscana a sottoscrivere un protocollo di intesa per la sua promozione. Il protocollo di intesa, firmato questa mattina nella Sala dei Grandi del Palazzo della Provincia, coinvolge nove Comuni, la Camera di Commercio, il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, l’Apt e soggetti del mondo del volontariato e della cooperazione. Presente anche il consigliere regionale Bruna Giovannini, promotrice della legge regionale sulle “Disposizioni per il sostegno alla diffusione del commercio equo e solidale in Toscana”.
Il commercio equo e solidale e’ stato per molti anni un esperienza concreta per mettere in relazione i piccoli produttori del sud del mondo con quelli piu’ economicamente avanzati del nord in uno spirito di maggiore solidarieta’ ed equita’ negli scambi commerciali e nelle relazioni tra comunita’ e paesi. La Regione Toscana e’ gia’ da alcuni anni impegnata in iniziative rivolte ad un sviluppo equo e sostenibile con i paesi in via di sviluppo in collaborazione con vari attori quali imprenditori, settore no-profit e anche enti locali, ed attraverso la sua legge regionale invita gli enti locali, le istituzioni e le organizzazioni locali a promuovere il commercio equo e solidale nei loro ambiti e territori.
“La Provincia di Arezzo – ha spiegato il Presidente Vincenzo Ceccarelli – e’ molto attiva in progetti di cooperazione con il sud del mondo ed e’ quindi per noi naturale promuovere questo accordo che e’ finalizzato ad una maggiore giustizia sociale ed economica ed allo sviluppo sostenibile. Promuovere il commercio equo e solidale significa incentivare il consumo di prodotti di indubbia qualita’, come dimostrano gli esempi nei quali siamo direttamente impegnati come il progetto sulla produzione del caffe’ Jamao nella repubblica dominicana. In gioco pero’ non ci sono soltanto questioni legate alle dinamiche di mercato, perche’ dietro la commercializzazione di questi prodotti ci sono realta’ produttive concentrate in paesi in via di sviluppo.
La promozione del commercio equo e solidale e’ quindi una forma di lotta alla poverta’, attraverso un accompagnamento allo sviluppo di queste realta’ nel proprio territorio, secondo le loro potenzialita’ e nel rispetto delle loro radici”, ha concluso Ceccarelli. Anche il vicepresidente della Provincia Mirella Ricci ha sottolineato l’importanza di promuovere prodotti che riescono a stare sul mercato facendo solidarieta’ e rispettando i diritti dei lavoratori.
I nove comuni che hanno firmato il protocollo, che sono quelli di Arezzo, Bibbiena, Castiglion Fiorentino, Cavriglia, Chitignano, Cortona, Loro Ciuffenna, Montevarchi e Subbiano, potranno ora, come ha affermato l’Assessore Lucia De Robertis del Comune di Arezzo, rafforzare ed estendere le proprie iniziative coordinandole con tutti gli altri soggetti coinvolti. La firma del protocollo e’ stata organizzata a pochi giorni dalla “Giornata Mondiale del Commercio Equo Solidale”, che quest’anno si tiene sabato 10 maggio, in modo che l’iniziativa prenda avvio in raccordo ad un grande evento internazionale.

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