Famiglia

Arci, sostegno e solidarietà a Mimmo Lucano

Inizia oggi il processo d’appello all’ex sindaco di Riace, condannato lo scorso settembre dal Tribunale di Locri a 13 anni e 2 mesi di carcere al termine del processo “Xenia”. Con lui giudicati colpevoli in primo grado altri 17 imputati

di Redazione

L’Arci esprime sostegno e solidarietà a Mimmo Lucano e a quanti sono stati sottoposti a un processo politico, frutto di una lettura forzata e surreale degli elementi presenti negli atti processuali. L’Associazione prende posizione in concomitanza con l’inizio del processo d’appello all’ex sindaco di Riace, condannato lo scorso settembre dal Tribunale di Locri a 13 anni e 2 mesi di carcere al termine del processo “Xenia”. L’avviso è stato notificato a Lucano e agli altri 17 imputati dalla Seconda sezione della Corte d’Appello di Reggio Calabria solo 25 giorni fa: una anomalia sui tempi di notifica rispetto alla consueta tempistica di processi come questo.

«Confidiamo – si legge in una nota dell’Arci – che in sede di appello i capi di imputazione per i quali Lucano è stato giudicato colpevole nel processo di primo grado cadano tutti. La vicenda che coinvolge l’ex sindaco di Riace è un fatto politico, che riguarda un’altra stagione, in cui la macchina del fango che ha travolto in diversi modi organizzazioni, associazioni e anche singoli cittadini volontari che si adoperano per aiutare persone che scappano da guerre, povertà e persecuzioni, ha portato ad una totale criminalizzazione della società. Una sentenza di assoluzione, che aspettiamo fiduciosi, aiuterebbe a chiudere la stagione della criminalizzazione di chi accoglie e aiuta rifugiati e migranti. Una stagione che ha reso più debole la democrazia e ha alimentato razzismi e fascismi. Una stagione che vogliamo lasciarci alle spalle per sempre».

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