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Arci scrive a Lamorgese: “Sui migranti è ora di dire basta a gestione emergenziale”
Il responsabile area sociale, Immigrazione e Internazionale dell'Arci scrive al Ministro dell'Interno chiedendo di convocare con urgenza il Tavolo di Coordinamento nazionale previsto dal D.Lgs. 142/2015 e di riprendere la programmazione interrotta a causa della pandemia, sia per quanto riguarda il piano nazionale per l’accoglienza che riguardo all’integrazione. Pubblichiamo la lettera
Gentile Ministra Luciana Lamorgese,
Le scrivo in qualità di invitato al Tavolo di Coordinamento previsto all’art.16 del D.Lgs. 142/2015. L'ARCI, che coordina il Tavolo Asilo e Immigrazione nazionale*, partecipa, insieme a Caritas Italiana, alle riunioni del Tavolo fin dalla sua costituzione, cercando di rappresentare la sensibilità e le istanze delle organizzazioni del Terzo Settore che si occupano di accoglienza, tutela e promozione dei diritti delle persone di origine straniera e più nello specifico di richiedenti asilo e rifugiati.
Siamo preoccupati dall’arrivo dell’estate e dal dibattito pubblico che sta già assumendo i toni allarmanti ai quali siamo abituati e che, come già successo in passato, rischiano di innescare reazioni e dinamiche negative sia sul piano nazionale che a livello locale.
La gestione emergenziale di questi anni e l’assenza di programmazione (peraltro prevista nel medesimo D.Lsg. 142/2015), che le associazioni hanno sempre segnalato, ha prodotto soluzioni inefficaci e spesso inserite nel territorio in assenza di interventi di mediazione sociale e di competenze adeguate.
Pensiamo che non sia necessaria l’istituzione di luoghi aggiuntivi a quelli già previsti dalla legge e che rischiano solo di prestarsi a strumentalizzazioni politiche, alimentando allarmi del tutto ingiustificati e la rincorsa a soluzioni emergenziali di cui conosciamo già le conseguenze.
Le chiediamo quindi di convocare con urgenza il Tavolo di Coordinamento nazionale previsto dal D.Lgs. 142/2015 e di riprendere la programmazione interrotta a causa della pandemia, sia per quanto riguarda il piano nazionale per l’accoglienza che riguardo all’integrazione.
Certi di una sua cortese risposta, restiamo a disposizione per qualsiasi chiarimento e in attesa di essere convocati per partecipare alla discussione sulla programmazione necessaria anche per gestire le situazioni di emergenza, a partire dalla nostra esperienza, dalla presenza delle reti associative su tutto il territorio nazionale e dalle competenze che abbiamo maturato negli ultimi 20 anni di arrivi alle nostre frontiere.
Cordiali saluti,
Filippo Miraglia
Arci
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