Welfare

Arbour (Onu): più soldi e uomini per i diritti umani

La responsabile Onu per i diritti umani auspica un raddoppio del bilancio e un aumento del personale a disposizione dell'Ufficio dell'Alto commissariato per i diritti umani

di Redazione

Piu’ soldi, piu’ uomini sono necessari per colmare ”il divario tra la bella retorica sui diritti umani nelle sale dell’Onu e la realta’ sul terreno”. In un rapporto reso noto oggi a Ginevra, la responsabile delle Nazioni Unite per i diritti umani Louise Arbour ha preconizzato un raddoppio del bilancio ed un aumento del personale a disposizione dell’Ufficio dell’Alto commissariato per i diritti umani. L’Alto commissariato dovra’ inoltre pubblicare ogni anno un Rapporto globale sui diritti umani, si legge nel ‘Piano d’azione’ elaborato da Louise Arbour su richiesta del Segretario generale dell’Onu. Nel rapporto, l’Alto commissario si pronuncia per un raddoppio delle risorse finanziarie dell’Ufficio in un periodo di 5-6 anni. Attualmente, l’Alto commissariato riceve infatti solo l’1,8% del bilancio ordinario dell’Onu, ovvero 33,8 milioni di dollari che salgono a 86 milioni con i contributi extra. Il personale dell’Ufficio dell’Alto commissario conta 580 impiegati, di cui 310 presso la sede di Ginevra ed il resto in 17 uffici nazionali e 7 regionali. Non sono abbastanza e molti sono giovani e con contratti di breve durata, afferma Louise Arbour sottolineando la necessita’ di una accresciuta presenza di osservatori dell’Onu per i diritti umani sul terreno, a New York e di una risposta piu’ rapida alle richieste di assistenza dei Paesi. Nel suo rapporto – trasmesso all’Asemblea generale dell’Onu – Arbour si dice infine favorevole alla riforma della Commissione dell’Onu per i diritti umani.


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